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sabato 20 giugno 2009

Come avere addominali scolpiti perfetti

Osservando le varie riviste di fitness, body building e di bellezza sicuramente vi sarete imbattuti ad immagini maschili e femminili di fotomodelli che spiccano grazie ai loro addominali scolpiti, e vi sarete chiesti qual'è il segreto per avere addminali così perfetti?
 
Prima di tutto l'alimentazione, sana e corretta che permette di riuscire a far scomparire quello strato di grasso al di sopra della fascia addominale, difficilissimo da eliminare se non con un' alimentazione povera di carboidrati, iposodica bevendo molta acqua.
 
Poi vi è la predisposizione fisica, ciò che permette ad una persona di sviluppare addominali scolpiti con il minimo sforzo a differenza di altri che nonostante si allenino 4/5 volte a settimana non vedono nemmeno l'ombra di una tartaruga:
questo perchè ci sono persone che hanno una pelle più spessa di altri e che difficilmente accumulano grasso in eccesso sopra la fascia addominale 
 
A seguire l' allenamento, alternando serie al limite di crunch liberi a serie forzate con sovraccarico, non tralasciando mai la parte aerobica che permette di consumare calorie ed eliminare lo strato adiposo.
 
Concludendo è importante considerare le tecnologie raggiunte dai moderni integratori alimentari, mix di alimenti naturali che velocizzano il metabolismo, facendo consumare la fascia desiderata rendono visibili gli addominali scolpiti.


See all the ways you can stay connected to friends and family

Antropologia delle Religioni: il libro presentato a Roma

Si tiene sabato 27 giugno 2009, alle ore 19.00, presso la Libreria
Griot (Via di Santa Cecilia 1/A - Trastevere, 00153 Roma) la
presentazione del libro "Antropologia delle religioni" di Marco
Menicocci.

Il libro è il risultato di una lunga esperienza didattica e di ricerca
e nasce dalla stretta collaborazione tra Antrocom Onlus ed Edizioni
Altravista. Antropologia delle Religioni offre un contributo alla
comprensione dei fenomeni religiosi in un periodo nel quale tale
comprensione appare determinante per orientarsi nel mondo moderno.

Attraverso la discussione dei principali argomenti della Storia delle
Religioni (il mito, il rito, gli dei, i re sacri, l'origine del
desiderio di immortalità), il lettore è condotto a confrontarsi con
usanze a volte affascinanti e lontane, a volte sorprendentemente
vicine, per giungere a una continua e benefica messa in discussione di
tanti pregiudizi che si sono costruiti nel tempo.

Marco Menicocci, giornalista e docente di Storia delle Religioni e
Storia della Filosofia Contemporanea presso l'Istituto di Scienze
Religiose "M. Centra" di Velletri (Roma), ha svolto numerose ricerche
sul campo nell'ambito dei Nuovi Movimenti Religiosi. È direttore della
rivista "Antrocom, Online Journal of Anthropology" e collabora con
diverse riviste specializzate in Filosofia e Antropologia. Autore di
numerosi articoli, ha pubblicato Simbolo, Storia e Religione (Roma -
1996).

Ingresso libero e gratuito. Antrocom Onlus e la Libreria Griot sono
lieti di offrire, alla fine dell'incontro, un piccolo rinfresco.


Per informazioni:
Antrocom Onlus, Associazione di Ricerca Antropologica
via Kiiciro Toyoda n. 92, 00148 Roma
Tel. +39 06 654 92 248
Sito web: http://www.antrocom.org
Email: info@antrocom.it

Libreria Griot
Via di Santa Cecilia 1/A - Trastevere, 00153 Roma
Tel/fax 06 58 33 41 16
Sito web: http://www.libreriagriot.it
Email: info@libreriagriot.it


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Antrocom Onlus, Associazione di Ricerca Antropologica -
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Antrocom inaugura il quinto anno di vita con un nuovo numero!

E' online il nuovo numero di Antrocom, Giornale Online di Antropologia
(volume 5, numero 1, 2009). La rivista, diretta da Marco Menicocci ed
edita da Antrocom Onlus, riceve consensi e contributi da diverse parti
del mondo, confermando la sua indole aperta al dibattito e la sua
vocazione a punto di incontro per gli antropologi nel web.
Ecco il sommario:

L?unico ribelle. Il profeta Wraps-up-his-tail e l?identità Crow
di Marco Menicocci
Re-thinking the contributions of Dean Maccannell. A new theory of
leisure class placed under debate
di Maximiliano E. Korstanje
Correlates of Family Cultural Background and Family Status and Role
Between Muslim and Santal Communities in Rural Bangladesh
di Emaj Uddin
Margaret Mead. La costruzione culturale dell?identità di genere
di Silvia Bellucci
Landscapes and Skyscapes in Contest
di Sandra Busatta
Scientology: un Nuovo Movimento Religioso nell?Occidente della
secolarizzazione
di Giacomo Lepri
An Ethnomedicinal Study Among the Gond of Chhattisgarh: India
di Dinesh Mishra, Arti Broker
Life at the Franco-Italian Concordia station in Antarctica for a
voyage to Mars: ethological study and anthropological perspectives
di Carole Tafforin


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AnthroSearch: motore di ricerca per l'antropologia

Ha esordito la versione beta di AnthroSearch, il motore di ricerca per
l'antropologia realizzato da Antrocom Onlus, associazione che si
occupa di ricerca e divulgazione antropologica.

Spesso è difficile districarsi tra le tante informazioni che si
raccolgono in rete. Come distinguere il vero dal falso? Un problema
che riguarda tutti e che di fronte a certi argomenti diventa ancora
più sentito.

Ciò è vero per l'antropologia, una disciplina vasta e ricca di spunti:
i siti che se ne occupano sono diversi e non tutti sono attendibili.
Da qui l'esigenza di creare un motore di ricerca specifico che
restituisca risultati affidabili.

La ricerca viene effettuata infatti all'interno di un database
selezionato di siti web, scelti appositamente, e con cura, dallo staff
di Antrocom Onlus. Ogni sito è collocato in una categoria specifica,
che è possibile aprire e sfogliare senza necessariamente eseguire una
ricerca.

Le ricerche per parole chiave supportano le funzioni booleane più
comuni; ogni ricerca è accompagnata da suggerimenti che si attivano
durante la digitazione delle parole.

Il database è costantemente aggiornato e scrivendo all'associazione è
possibile segnalare altri siti meritevoli di entrare a fare parte del
progetto.

AnthroSearch si basa su Sphider, il noto progetto open source di Ando
Saabas, un potente web spider scritto in PHP che si avvale di un
database mySQL per la raccolta dei dati.


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Antrocom Onlus Campania: tradizione e innovazione nel segno dell'antropologia

Ha preso il via la sezione campana di Antrocom Onlus, associazione che
si occupa di ricerca e divulgazione antropologica. Una sezione che
guarda all'antica terra della Campania e alle sue tradizioni con lo
sguardo rivolto al futuro.

I giovani ricercatori che che animano la sezione campana di Antrocom
Onlus vogliono svelare cosa c'è dietro i fenomeni urbani, religiosi e
sociali del nostro tempo, avvalendosi delle più moderne tecnologie
informatiche e di ricerca antropologica.

Dalla medicina popolare alla sicurezza urbana, dalle funzioni d'uso e
dalle relazioni della metropolitana di Napoli alle tradizioni popolari
del territorio partenopeo, dall'accesso delle comunità indigene ai
nuovi media al fenomeno dell'emigrazione meridionale, dal concetto di
famiglia ai modelli urbani del XXI secolo.

Sono solo alcuni dei progetti realizzati o in corso di realizzazione
da parte di Antrocom Onlus Campania. Lo scopo è rispondere alla
richiesta sociale, formativa e didattica in maniera creativa e incisiva.

Ecco quindi la realizzazione di documentari, di mostre e percorsi
didattici pensati per diverse tipologie di utenza, ma anche la
progettazione e la realizzazione di applicazioni multimediali rivolte
alla ricerca demoetnoantropologica.

Le ricostruzioni tridimensionali accolgono il visitatore al Museo del
Teatro di Figura Campano e Meridionale, l'antica tecnica di
costruzione delle guarattelle - i burattini tipici della tradizione
partenopea - rivive nei laboratori didattici pensati appositamente per
i bambini, mentre i seminari informativi sull'utilizzo dei prodotti
audiovisuali sono realizzati per un pubblico adulto.

Tradizione e innovazione si sono incontrati in Antrocom Onlus
Campania, che ha fatto dell'antropologia uno strumento per
interpretare la realtà che ci circonda.


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Ritorna l'Annuario Antropologico Italiano

Antrocom Onlus lancia nuovamente il primo annuario antropologico
italiano. Un elenco, ma non solo, degli antropologi e delle
istituzioni antropologiche operanti nel nostro paese.

Quanti sono gli antropologi che operano in Italia? Di cosa si
occupano? L'annuario antropologico potrà rispondere a queste e ad
altre domande, per far conoscere una figura professionale poco
valorizzata e mettere in contatto le aziende e i professionisti del
settore.

L'antropologia non è solo scavi di necropoli e descrizione di popoli
esotici, ma anche marketing comportamentale e campagne etnografiche di
mercato, mediazione culturale e vivibilità architettonica e urbana,
ergonomia e studio delle dinamiche sociali.

L'Annuario Antropologico Italiano è realizzato da Antrocom Onlus ed
Edizioni Altravista. L'annuario è uno strumento capace di:
- dare una dimensione numerica alla categoria degli antropologi;
- permettere il contatto tra gli antropologi, sia dell'area fisica che
culturale.

Possono aderire all'Annuario:
- antropologi fisici e culturali, che siano docenti, ricercatori,
cultori universitari e freelance, italiani e stranieri che operano in
Italia o italiani che operano all'estero;
- musei, istituti, associazioni, aziende e altre realtà che operano
nelle scienze antropologiche e campi affini.

L'adesione all'Annuario:
- non comporta alcun obbligo ed è completamente gratuito;
- permette di farsi conoscere dagli altri antropologi e dagli enti e
le aziende che ricercano tale figura professionale.

Il sito che ospita l'annuario, in precedenza a carattere temporaneo, è
ora concepito come servizio permanente online.
La versione web dell'Annuario Antropologico Italiano precede la
versione cartacea, a cura di Edizioni Altravista, che sarà pubblicata
al raggiungimento di un numero idoneo di adesioni.


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Antrocom Onlus, Associazione di Ricerca Antropologica -
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venerdì 19 giugno 2009

Al Sanit le Associazioni contro il Dolore

A Sanit 2009 contro il dolore

Il Centro di terapia del dolore "Enzo Borzomati" ed il Comitato ospedale senza dolore, con le associazioni di pazienti e familiari alla sesta edizione del Forum internazionale della salute dal 23 al 26 Giugno 2009.

I rappresentanti di ALICE onlus - Associazione per la lotta all'ictus cerebrale, SCAN onlus - Studio e cura autoimmunità neuropsichiatrica, Gruppo LES Lazio, OUCH - Associazione sofferenti di cefalea a grappolo sezione italiana, Azione Parkinson Roma, AISM – Associazione italiana sclerosi multipla e ALMAR - Associazione laziale malati reumatici saranno presenti presso lo stand insieme a medici specialisti delle strutture che trattano le diverse patologie, in modo da fornire risposte adeguate alle singole richieste.

Si allega il comunicato stampa con preghiera di diffusione.
_________________________
Ufficio Stampa SPES
SPES - Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio
Via dei Mille, 6 - 00185 Roma
tel. 06.44702178 fax 06.45422576
email: ufficiostampa@spes.lazio.it
sito: www.volontariato.lazio.it

A PAVIA I PANNELLI SEPLUX DANNO VITA AD UN'OPERA MIMETICA

La nuova costruzione realizzata per Fincoma è un parallelepipedo formato da una struttura metallica di 83 metri di lunghezza e 21 di altezza. Il suo ideatore, l’architetto Stefano Vassallo, ha voluto trasferire nel suo progetto il senso di grande innovazione tecnologica di questo magazzino (che è interamente automatizzato e gestito da un robot con l’aiuto di soli 3 addetti), inserendolo al contempo nell’ambiente naturale in modo non invasivo. Grazie al rivestimento realizzato con i pannelli 100% policarbonato SEPLUX 40, l’edificio risulta perfettamente mimetizzato nel contesto paesaggistico circostante.

 

Di ispirazione per il progetto sono le grandi architetture in acciaio e vetro dei primi anni del '900, strutture di rottura rispetto alla tradizionale visione della fabbrica cupa e malsana, che esaltano invece la modernità e la tecnologia al servizio dell'Uomo. Caratteristiche che l’architetto Vassallo è riuscito a riproporre grazie all’utilizzo dei pannelli in policarbonato 100% SEPLUX 40. Con le loro caratteristiche, questi pannelli riescono ad alleggerire anche una struttura di questa portata, dando a chi la osserva la sensazione di un volume etereo, che dialoga ed interagisce con l’ambiente circostante.

Il desiderio dell’architetto di richiamare i cieli della Pianura Padana, ricreando sia il grigio delle nebbie autunnali sia i toni pacati tipici delle afose giornate estive, ha messo alla prova SEP. I molti studi alla ricerca del giusto colore, però, hanno portato all’individuazione di una tonalità di verde che permette all’edificio di armonizzarsi con il territorio senza sovraccarichi. La colorazione prescelta, abbinata alla struttura dei pannelli in policarbonato 100% SEPLUX 40 che permette di riflettere in parte il tipo di luce che li circonda, assicura l’effetto di mimesi. A seconda della posizione della luce e dello spettatore la percezione muta per riflessione o per trasparenza (o per la combinazione di questi due fattori), ma le superfici assorbono comunque sempre i toni dell'ambiente circostante.

 

La personalizzazione dei pannelli SEPLUX 40 per questo progetto non si è limitata alla sola ricerca sul colore. Nell’ottica di andare sempre incontro alle esigenze del cliente, SEP ha fatto propria la volontà dell’architetto Vassallo di dare continuità alle pareti senza interruzioni visibili, accentuando così la sensazione di leggerezza e slancio verso l’alto. Per realizzare questa “visione”, SEP ha prodotto dei pannelli alti 19 metri: l’equivalente di un edificio di 6 piani. A completare l’effetto di continuità delle facciate vi è il sistema brevettato di incastro maschio – femmina, che permette di evitare supporti a vista. I pannelli in policarbonato 100% SEPLUX vengono, infatti, agganciati alle strutture portanti nel lato nascosto creando un effetto ancora più impattante. I pannelli SEPLUX permettono di ricreare una vetrata di dimensioni potenzialmente illimitate, facendo apparire le facciate come formate da un'unica grande lastra.

È importante sottolineare che un pannello di 19 metri di altezza (largo 435 mm e spesso 40 mm) ha un peso inferiore ai 30 kg: un grande vantaggio per la creazione della struttura portante.

 

I pannelli in policarbonato puro 100% SEPLUX 40 utilizzati per la realizzazione di questo progetto si adattano a spazi ed esigenze di ogni genere, lasciando campo alla creatività: sono personalizzabili in dimensioni e colore, e si possono stampare, assecondando anche le richieste più particolari. La leggerezza e la resistenza, abbinate alla facilità nel montaggio, rappresentano un altro punto di forza di questo prodotto.

 

La fantasia è l’unico limite nell’utilizzo dei pannelli SEPLUX: si tratta di materiali di tamponamento o copertura che sono ottimi in ogni progetto in cui la luce debba fare da padrona, o in cui debba prevalere il senso di leggerezza dell’edificio. Sono un’ottima soluzione anche per le finestrature, e la proposta sulle pareti divisorie per interni consente realizzazioni molto creative, grazie all’utilizzo di colori e giochi di luce.

 

Tutta la gamma di prodotti SEPLUX di SEP è garantita 10 anni all’invecchiamento, accompagnata da certificati e prove di laboratorio che ne attestano la qualità e le caratteristiche: tiene perfettamente l’acqua e non lascia passare il freddo.

 

Per approfondimenti sui pannelli SEPLUX e sul progetto del magazzino Fincoma, leggete l’intervista con l’architetto Vassallo: http://www.sepitalia.com

Prodotto/i utilizzati        PANNELLI 100% POLICARBONATO SEPLUX 40 (link a pagina prodotto: http://www.sepitalia.com/it/index.php?page=prodotti&subpage=seplux_40)

Comunicato Comune di Castiglione a Casuaria

COMUNICATO STAMPA
 

 

Castiglione a Casauria, primo Consiglio e nuova giunta dell'era Marsili

 

Sindaco e dodici consiglieri, di cui otto di maggioranza, questi ultimi con un età media di 35 anni. Riparte dai giovani e dalla voglia di cambiamento, il neoeletto sindaco di Castiglione a Casauria, Gianmarco Marsili che vara la sua squadra di governo. È stato, infatti, convocato per domani, sabato 20 giugno alle ore 19, il Consiglio comunale d'insediamento del neo primo cittadino castiglionese. L'Assise civica che si svolgerà eccezionalmente presso la sala polifunzionale di via Roma per consentire la più ampia partecipazione dei cittadini e garantire l'accesso ai disabili ed agli anziani, dopo l'esame degli eletti, l'elezione del Presidente del Consiglio Comunale e del suo vice, sarà dedicata al giuramento del Sindaco e alla ratifica delle nomine del vice sindaco e degli assessori.

Proprio la nuova Giunta che è entrata in carica il 15 giugno, giorno di sottoscrizione dei provvedimenti di nomina e della prima riunione urgente, voluta dal Sindaco per sbrigare urgenti pratiche per fronteggiare l'emergenza terremoto, è capitanata dal primo cittadino Gianmarco Marsili, che ha tenuto per sé le deleghe al Bilancio, alle Attività Produttive, all'Ambiente e ai Lavori Pubblici, ed è composta da quattro giovani assessori, tutti fra i 29 ed i 36 anni, di cui uno è donna.

Le nomine sono state così ripartite: a Gianluca Chiola, che sarà anche vice sindaco, saranno affidate le deleghe al Turismo, spettacolo e sport, Relazioni e rapporti con le istituzioni, Attuazione dei regolamenti comunali, Edilizia residenziale pubblica e Urbanistica; a Rizziero Di Giandomenico spetteranno le Politiche sociali, i Servizi sociali e civile e la Cultura, mentre Teodoro Spezza s'interesserà di Viabilità urbana e rurale, Trasporti e Sicurezza pubblica ed infine Daniela Gagliardone sarà assessore alle Politiche del lavoro, al personale e alle Attività legale. "Nell'attribuzione delle deleghe mi sono attenuto al criterio della competenza, anche professionale, dell'esperienza e dell'attitudine personale e sono davvero felice di presentare ai miei concittadini una Giunta composta da persone tutte estremamente motivate e soprattutto competenti. Sono certo che faremo tutti assieme un buon lavoro per migliorare e far crescere il nostro paese" ha commentato il Sindaco Gianmarco Marsili, che ha aggiunto: "Mi è sembrato opportuno nominare con la massima celerità la nuova Giunta per dare un segnale di forte efficienza e dinamismo". Ci sono poi alcune novità, come l'attribuzione di alcune deleghe a tutti i Consiglieri di maggioranza che avranno una funzione propositiva e di consulenza per permettere un più efficace svolgimento del proprio mandato, mentre i colleghi  di minoranza saranno coinvolti attraverso la creazione di commissioni consiliari, come quella che il neosindaco Marsili vuole istituire per l'emergenza terremoto, che tanti danni ha provocato al paese.

Di seguito i nomi dei consiglieri delegati ed i settori di cui si occuperanno: Enzo Di Tommaso (Lavori pubblici), Luca Taricani (Turismo, spettacolo, sport, Protezione civile  e Sicurezza negli ambienti di lavoro), Luigi Trubiano (Lavori pubblici, Protezione civile, Volontariato ) e  Marco Varrasso (Attuazione del programma di mandato, Trasparenza amministrativa, Ambiente ed ecologia, Servizi informatici e tecnologici).

 

 

Castiglione a Casauria, 19 giugno 2009

giovedì 18 giugno 2009

Comunicato stampa: Monitoraggio delle strutture di accoglienza per i Minori stranieri non accompagnati

 

Gentile Redazione,

 

in allegato- con preghiera di diffusione - inviamo il comunicato stampa relativo alla “Presentazione dei dati del monitoraggio delle strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati in Calabria, Campagna, Puglia e Sicilia”, svoltasi mercoledì 17 giugno 2009 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.

 

La ricerca, promossa nell’ambito del PON “Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia” dalla Direzione Generale per l’Immigrazione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, è stata realizzata dall’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali.

 

Essa ha fornito, attraverso un’analisi condotta su 236 strutture attive nelle quattro regioni, un’occasione di riflessione con esperti e rappresentanti delle diverse Amministrazioni centrali.

I dati raccolti sono disponibili nel volume  “Rilevazione delle strutture di accoglienza per minori immigrati in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia”,  edito da IPRS.

 

 Cordialmente

 

Marta De Santis

Ufficio Stampa I.P.R.S.

 

Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali

Passeggiata di Ripetta, 11

00186 Roma

Tel. 0039 06 32652401

Fax 0039 06 32652433

E-mail: iprs@iprs.it

Website: www.iprs.it

 

 

 

 

 



__________ Informazioni da ESET NOD32 Antivirus, versione del database delle firme digitali 4168 (20090618) __________

Il messaggio è stato controllato da ESET NOD32 Antivirus.

www.nod32.it



__________ Informazioni da ESET NOD32 Antivirus, versione del database delle firme digitali 4168 (20090618) __________

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Comunicato stampa Linea Donna

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Dott.ssa Eleonora Granata
G.P.A. Periodici S.p.A.
Via E. Majorana, 2
31050 Ponzano V.to (TV)
Tel: 0422.6977
Fax: 0422.697831
eleonora.granata@gpaperiodici.it

RADIO PISTOIA mercoledì 24 giugno

 


A RADIO PISTOIA LIVE


MERCOLEDì 24 GIUGNO ALLE ORE 19:00


HAPPY HOUR CON


I TARABARALLA




Tornano gli appuntamenti dal vivo con RADIO PISTOIA LIVE.


Mercoledì 24 giugno alle ore 19:00, nella innovativa sede di Radio Pistoia, la radio in vetrina, musica con i TARABARALLA, seguitissimo gruppo rock pistoiese, e i nostri speakers: Massimo Coveri, Alberto "Coco" e Filippo "Proce".

Aperitivo e musica per tutti in via Macallè, 93.


Saranno con noi le telecamere di TOSCANA TV.


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I Tarabaralla nascono nel 2000 come trio semiacustico e proseguono la loro attività per tre anni come "gruppo aperto" con un repertorio praticamente sconfinato. All' inizio del 2003 la band stabilizza il suo organico che vede il trascinante leader Elio Capecchi ( voce chitarra armonica ) affiancato da Marco Frosini ( chitarra solista ),Daniele Pieraccini ( basso contrabbasso e voce ), Carlo Biagini ( tasiere e voce ), e Nicola Immer ( batteria ) alternato da Enzo Panichi. Nel 2005 svolgono una intensa attività live nei locali della provincia di Pistoia e della Toscana, l' anno seguente partecipano alle selezioni nazionali del Pistoia Blues Festival, guadagnandosi l' onore di aprire il concerto del sabato a Mr. BOB DYLAN!! Lo spirito dei Tarabaralla è genuinamente Rock, delle radici e di tendenza, d' annata e moderno, da Elvis Presley agli U2 attraverso 50 anni di emozioni


Ingresso libero e happy hour gratuito!

Info: Radio Pistoia Live 0573 913345 info@radiopistoia.it


Jacuzzi al Bulgari Hotel di Milano: un'isola di piacere in un'oasi di benessere

 

Milano, xxx maggio 2009 – Un’isola di piacere nella quale immergersi e perdersi, per ritrovare la propria dimensione nel corpo e nello spirito: è Unique, l’elegante e raffinata minipiscina Jacuzzi da alcuni giorni installata all’interno della SPA del Bulgari Hotel di Milano.

 
A disposizione dei clienti dell’Hotel o in “day SPA”, Unique, vasca idromassaggio da esterno, si trova nella zona relax di una delle location più esclusive della città, per offrire il piacere di un’immersione totale nell’energia rigeneratrice dell’acqua.

 

Un viaggio alla scoperta delle più intime sensazioni, un percorso di benessere, vitalità, energia in uno spazio che si caratterizza per l’accostamento di materiali pregiati che, con insolite combinazioni di superfici e armonie cromatiche, rendono i diversi ambienti dedicati al benessere luoghi senza tempo.

 

Il design, l’eleganza e l’essenzialità della vasca idromassaggio Unique si inseriscono perfettamente nell’area relax esterna della SPA, collegata al giardino dell’Hotel, dove l’illuminazione naturale si fonde con gli esclusivi materiali della minipiscina Jacuzzi, creando un’atmosfera intima e raffinata.

 

È possibile vedere le foto esclusive di Unique all’interno della SPA del Bulgari Hotel sul profilo Flickr di Jacuzzi. 

 

Mostra fotografica "Volontari di cuore": esperienze della Rete della Solidarietà del San Camillo Forlanini

Inaugurazione della mostra fotografica

Volontari di Cuore. La Forza delle rete nell'associazionismo volontario

23 giugno ore 12.30 presso il SANIT – Palazzo dei Congressi di Roma Eur 

Un racconto per immagini sulle esperienze di impegno delle associazioni aderenti alla Rete della Solidarietà all'interno dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma.

Un progetto dell'associazione Makenoise e della Rete della solidarietà, con la promozione ed il sostegno dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio Cesv e Spes, il patrocinio dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini e la collaborazione di Sanit.

Si allega il comunicato stampa con preghiera di diffusione.

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Ufficio Stampa SPES
SPES - Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio
Via dei Mille, 6 - 00185 Roma
tel. 06.44702178 fax 06.45422576
email: ufficiostampa@spes.lazio.it
sito: www.volontariato.lazio.it

COMUNICATO E CONFERENZA STAMPA DELLA RETE ZEROGM ad Urbino 19 giugno 2009 h 14,30 + adesione al Documento di Proposte


 
COMUNICATO E CONFERENZA STAMPA della Accademia Mediterranea per l'Agroecologia e la Vita  (AMA la VITA) - RETE ZEROGM 
Urbino 19 giugno 2009 h 14,30 Piazza della Repubblica, Collegio Raffaello - Sala Castellani

In occasione del convegno di Urbino delle Regioni che si dichiarano "OGM Free", 
mentre presentano un programma di discussione pericolosamente orientato verso una impossibile ed insostenibile coesistenza con gli OGM, con ipotesi di distretti ogm free basati su accordi volontari territoriali e soglie di contaminazione da OGM accettate negli alimenti convenzionali come in quelli biologici (tra l'alto senza etichettature), 

al fine di contribuire alla positiva evoluzione del dibattito tra le Regioni europee e chiarire i criteri atti a garantire la Biosicurezza dalle contaminazioni ambientali ed alimentari di OGM ed i Diritti inviolabili alla Salute, Ambiente e Libertà, basati sul principio europeo di precauzione, 

l'Accademia Mediterranea per l'Agroecologia e la Vita  (AMA la VITA),  presenterà un documento di proposte operative tecnico scientifiche e giuridiche, per una moratoria nazionale ed internazionale contro gli OGM e per la tolleranza zero in tutte le filiere agroalimentari, biologiche e convenzionali, atte a garantire i diritti inviolabili alla salute, all'ambiente, alla libertà di iniziativa economica ed alla corretta informazione dei consumatori. Al fine di prevenire il rischio di una irreversibile contaminazione ambientale ed alimentare da OGM, che consegnerebbe nelle mani di pochi gruppi multinazionali l'intera biodiversità tradizionale italiana ed europea ed il controllo dell'alimentazione e della salute di tutta la popolazione.

Il documento allegato in fondo alla presente mail, elaborato e discusso al convegno di Montebelluna, tenutosi in occasione del G8 agricoltura e denominato: 
"Carta di Montebelluna per la Rete ZEROGM" 
PROPOSTE OPERATIVE GIURIDICHE E ISTITUZIONALI ATTE AD EVITARE L'INTRODUZIONE DEGLI OGM IN ITALIA ED IN EUROPA 

è stato sottoscritto da numerose associazioni, tra cui ASSEME,  Agernova, AAM TERRA NUOVA, SUM (Stati Uniti del Mondo),  TERRA BIO,  Terra e Cielo, Prometeo, Istituto di Medicina Naturale di Urbino,  CTPB (Coord. Toscano Produttori Biologici), Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, European Consumers, RADIO GAMMA 5 Padova, e da Numerosi ricercatori indipendenti, 

Nel chiedevi la più ampia diffusione e la vostra sottoscrizione al documento suddetto, da inviare al mittente agernova@libero.it
vi invito a partecipare alla conferenza stampa  di Urbino ed al convegno delle Regioni Europee OGM Free

Si prega inoltre di far pervenire le eventuali osservazioni per la stesura di un documento che verrà consegnato successivamente al Ministro Luca Zaia, alle Regioni Europee, ai Parlamentari e alla Commissione UE
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CONFERENZA STAMPA 
Accademia Mediterranea per l'Agroecologia e la Vita  (AMA la VITA) - RETE ZEROGM 

OGM: UNA MINACCIA IRREVERSIBILE PER L'AMBIENTE, LA SALUTE E LE TRADIZIONI AGROALIMENTARI. 

LE ALTERNATIVE BIOLOGICHE E LOCALI PER LO SVILUPPO RURALE EUROPEO 

PROPOSTE OPERATIVE GIURIDICHE E ISTITUZIONALI ATTE AD EVITARE L'INTRODUZIONE DEGLI OGM IN ITALIA ED IN EUROPA 

Urbino - Venerdi 19 giugno 2009 dalle h 14 Piazza della Repubblica, Collegio Raffaello - Sala Castellani (adiacente alla sede del Convegno delle regioni OGM Free)

Coordinata da Federico Fazzuoli, Giornalista Televisivo 
parteciperanno 
Enrico Lucconi, AS.SE.ME (Associazione Sementieri Mediterranei)  
Pietro Perrino, CNR Istituto del Germoplasma di Bari, 
Giuseppe Altieri, Accademia Mediterranea Agroecologia - Agernova, 
Michele Trimarchi,  ISN - già Candidato Premio Nobel per la Pace, 
Domenico Corradini Broussard, Giurista
Mimmo Tringale, Direttore della rivista aam Terra Nuova 
I rappresentanti delle Associazioni dei Produttori Biologici e dei consumatori 

 
Allegati:
- Comunicato Stampa del Ministro Luca Zaia [Bioagricultura Notizie] Anno VII, Numero 21, 12 giugno 2009

Zaia. "Contrario agli Ogm, non fanno guadagnare di più"

E' un 'No agli Ogm' motivato quello espresso oggi dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, in un'intervista di Gian Antonio Stella su Rai Radio3. ''Sono contrario agli Ogm - ha detto il ministro Zaia - in quanto il mondo scientifico è esattamente spaccato a metà e nei Paesi dove si coltiva con gli Ogm non si guadagna di più. Abbiamo fatto un G8 Agricoltura per dimostrare che affamano di agricoltori e non risolvono l'emergenza alimentare del pianeta, dove 3 milioni di persone muoiono di fame''. Il paradosso, ha aggiunto Zaia, è che ''gli alimenti a base di Ogm si stanno configurando non come cibo del futuro, ma per i poveri. Mentre i ricchi possono permettersi una spesa certificata e biologica. Una cosa assolutamente da combattere perchè - ha detto il ministro - la qualità a tavola non deve essere un lusso per pochi''. Sulla qualità effettiva delle produzioni da agricoltura biologica, Zaia ha ricordato di aver inaugurato la 'stagione della tolleranza zero', con i numerosi controlli effettuati. ''Ma non va dimenticato - ha concluso - che in Italia ci sono 1,7 milioni di aziende agricole, perlopiù Pmi, che fanno qualità''.(Ansa) 

- Programma Convegno regioni OGM free 18-19 giugno: http://www.gmofree-euregions.net:8080/servlet/ae5Ogm

- Sintesi dell'Audizione Parlamentare di Asseme (Dr. Lucconi) del 11 giugno 2009

Il dottor Enrico LUCCONI, direttore dell'Associazione,  dichiara l'impossibilità della coesistenza tra colture OGM e quelle tradizionali. Sottolinea, infatti, il rischio di inquinamento delle piante OGM free e fa rilevare che gli OGM, introdotti nel territorio, inquinano irreversibilmente tutte le aree agricole, sicchè  le stesse  non potranno più essere destinate alle coltivazioni di vegetali convenzionali e biologici, pregiudiando la posizione dei coltivatori di queste.

Da qui la necessità di un referendum consultivo nazionale (proponibile anche secondo la legislazione comunitaria) per stabilire il da farsi, tenendo conto che l'ordinamento protegge il diritto di coloro che vogliono continuare a produrre vegetali convenzionali e biologici.  Constata, peraltro,  con amarezza che nessun dibattito (ed indagine) è aperto su tale fondamentale tema, perché, una volta accertato l'inquinamento irreversibile da OGM di tali aree, inutile sarà discutere sulla libertà o meno di coltivare OGM e sulla creazione di distretti OGM free. La scarsa considerazione, nei dibattiti finora svoltisi, di questo tema, hanno impedito di evidenziare l'esperienza negativa di alcuni Paesi sulla impossibilità di tale coesistenza, (tra OGM e non OGM) come gli Stati Uniti, il Messico, l'Argentina, l'India  la Spagna.

Pone, inoltre, l'accento sulla richiamata integrità dell'ambiente, indispensabile ai sementieri italiani per riprodurre sementi convenzionali non inquinati da OGM.

Questi, inoltre, penalizzano gravemente anche la biodiversità bloccando il miglioramento della genetica tradizionale. Richiamando la raccomandazione della Commissione europea del luglio 2003, fa, poi, presente che i coltivatori dovrebbero attuare complesse operazioni - proporzionali alla loro produzione - per proteggere i loro territori dagli OGM per quel che riguarda la preparazione della semina, la lavorazione del suolo, il trasporto e il magazzinaggio senza invero, nessuna prospettiva di successo.

Quanto alla innocuità degli stessi OGM o, addirittura, al loro benefico effetto, osserva, al contrario, che indagini indipendenti recentissime (2008 e 2009), evidenziano (in ratti alimentati con OGM) danni e anomalie al fegato, ai reni, ai testicoli, al pancreas; una prole ridotta di numero; una mortalità  maggiore; feti più piccoli; la presenza dei virus 35S e V40 (utilizzati per creare gli OGM) in pazienti affetti da cancro e leucemia, tanto che la stessa Germania, nell'aprile del 2009, ha proibito la coltivazione, nel proprio territorio, del mais MON 810, unico OGM attualmente in circolazione nella UE.

Anche l'INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e Nutrizione),  finanziato dal MiPAAF, ha rilevato che la tossina contenuta nel mais OGM MON 810 è dannosa al sistema immunitario, sia intestinale che periferico, dei topi  e che all'analisi proteomica  è risultato, in tale tipo di mais transgenico, che la regolazione di ben 43 proteine ha subito modifiche rispetto al mais convenzionale, rendendo del tutto improponibile l'equivalenza tra questo mais OGM e quello convenzionale. Né la fame del mondo potrebbe essere vinta con gli OGM se è vero quanto precisato da G. Monastra (direttore dell'INRAN)  nello studio "Fame nel mondo e opzione OGM" in "Silvae" n. 10, 2008  e quanto reiteratamente affermato dalle stesse associazioni agricole degli Stati Uniti e di altri Paesi che negano ogni aumento di produzione con gli OGM.

In sostanza, per il dr. Lucconi gli OGM non possono, al presente, essere introdotti sul territorio nazionale perché:

-         inquinano irreversibilmente le aree agricole;

-         non ci sono ritorni economici;

-         non ci sono risparmi sui diserbanti da utilizzare;

-         danneggiano in modo gravissimo la biodiversità;

-         rendono inutili le banche del seme;

-         non c'è aumento di produzione;

-        crescono i costi dovendo l'agricoltore sopportare (direttamente o indirettamente) l'onere di non meno di sette brevetti;

-        stravolgerebbero il mercato fondiario e la prelazione del confinante (riservato, di fatto, quest'ultimo, al solo produttore di OGM);

-        cadrebbe la possibilità di produrre prodotti agricoli biologici e convenzionali, rendendo inutili i distretti OGM free, la verifica delle filiere produttive, la certificazione, le analisi, la etichettatura;

-        sarebbe, infine, impossibile parlare: di razionale sfruttamento del suolo, di promozione e bonifica delle terre, di formazione di unità produttive idonee, di cui all'art. 44 della Costituzione.

Stante la mancanza di certezze positive in tale ambito, reputa, conclusivamente, opportuno valutare in maniera più approfondita l'impiego di colture OGM anche al fine di evitare che pochi soggetti, per lo più stranieri, si impadroniscano della catena alimentare e della agricoltura italiana, con forte penalizzazione della qualità dei prodotti nazionali. 

Sarebbe, altresì, opportuno promuovere, eventualmente, prima di deliberare in merito,  una indagine interparlamentare approfondita, con diretta verifica di quanto evidenziato da Marie-Monique Robin nel libro "Il mondo secondo Monsanto", Arianna Editrice, 2009, che riferisce fatti di inaudita gravità.Né, in temi di questa natura, ci si può sottrarre dal parere di una eventuale Commissione nazionale di inchiesta per accertare tutto quanto sopra riportato.

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Con i più cordiali saluti

Giuseppe Altieri, Agroecologo - Agernova

Accademia Mediterranea per l'Agroecologia e la Vita

tel 075-8947433
347-4259872
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
P. IVA 02322010543
Email: 
agernova@libero.it
http://www.agernova.it
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ACCADEMIA MEDITERRANEA PER L'AGROECOLOGICA E LA VITA (AMA LA VITA) 

"Carta di Montebelluna per la Rete ZEROGM"

PROPOSTE OPERATIVE GIURIDICHE E ISTITUZIONALI ATTE AD EVITARE L'INTRODUZIONE DEGLI OGM IN ITALIA ED IN EUROPA

Urbino 18 – 19 giugno 2009

Premessa

Nel considerare questioni di natura giuridica sulla coesistenza della coltivazione di OGM con quella senza OGM intendiamo far rilevare, in modo particolare, sotto un profilo tecnico-agronomico, come questa coesistenza sia del tutto impossibile.

Questo comporta che viene meno lo stesso presupposto su cui si fonda la coesistenza in itinere, ossia che sia possibile far coesistere le coltivazioni di OGM con quelle prive di OGM, senza che le prime (le vegetazioni GM) inquinino, irreversibilmente, le seconde (le vegetazioni non GM).

Supponendo, quindi, certo questo evento, dell'inquinamento irreversibile del territorio, una volta introdotti gli OGM nell'ambiente, si tratta di stabilire quali dei due diritti dovrebbe prevalere, quello di chi vorrebbe continuare a coltivare il prodotto convenzionale e/o biologico  o quello di chi vorrebbe coltivare i vegetali con OGM.

In sostanza, ogni altro problema, in merito, avrebbe un valore relativo e secondario rispetto a quello principale di stabilire quale delle due coltivazioni debba essere permessa e se una tale decisione possa essere riservata esclusivamente al legislatore, comunitario e nazionale, ovvero non sia il caso di promuovere consultazioni della popolazione prima di scegliere il da farsi, come già avvenuto per l'energia nucleare, tanto più che è la stessa Direttiva 2001/18/CE a prevedere queste consultazioni con il 10° "considerando" e gli artt. 9 e 32 (di recepimento, quest'ultimo, del Protocollo di Cartagena).

Constatiamo, con estrema amarezza, che i dibattiti fino ad ora svoltisi, anche tra i contrari agli OGM, non hanno approfondito con la dovuta e necessaria attenzione questo problema, fondamentale sotto ogni aspetto, perché, accertato l'inquinamento irreversibile del territorio, una volta introdotti nell'ambiente gli OGM, inutile risulta discutere sulla libertà di coltivazione degli stessi, dato che non sarebbe più possibile coltivare nel medio e lungo periodo i vegetali convenzionali, nè si potrebbe proporre ancora il miglioramento genetico dei medesimi, non potendo utilizzare aree agricole non inquinate.

Aggiungasi che le stesse Banche del seme, che stanno sorgendo a livello regionale per proteggere e garantire la biodiversità vegetale del prodotto convenzionale, risulterebbero del tutto inutili, tenendo conto che la propagazione in purezza del seme tradizionale in territorio agricolo inquinato dagli OGM sarebbe assolutamente impossibile.

Ad ogni buon conto, risulta sbalorditivo che in questo stesso momento le Regioni dichiaratesi OGM free discutano, tra di loro, quali regole proporre, a livello comunitario, per attuare la indicata coesistenza e la creazione di distretti OGM free. Questo significa che le citate Regioni ritengono possibile questa coesistenza senza che si produca l'inquinamento irreversibile di tutte le aree.

In realtà esse accetterebbero contaminazioni da OGM in tutte le filiere agroalimentari, espropriando in tal modo un diritto individuale (quello di coloro che intendono ottenere produzioni agricole 100% libere da OGM) senza il presupposto di un interesse pubblico superiore.

 

Proposte

Di fronte all'impossibilità di evitare contaminazioni irreversibili e gereralizzate dell'Ambiente e dell'Agricoltura, qualora gli OGM fossero introdotti in qualsiasi forma di Coesistenza tra coltivazioni GM e non GM con conseguenti danni irreparabili per l'eliminazione dal mercato delle filiere 100% OGM free, Tradizionali e Biologiche,

Sulla base dell'esperienza pluriennale dei maggiori paesi produttori di OGM (Canada, USA, Argentina, Brasile, Messico, India) che conferma l'inquinamento irreversibile del territorio e la conseguente impossibilità di far coesistere  aree OGM con aree OGM free,

In virtù della natura non vincolante della Raccomandazione della Commissione 2003/556/CE,

Di fronte alla mancanza di necessarie verifiche preliminari sull'inquinamento del territorio indotto dagli OGM, attraverso attività sperimentali che peraltro non possono essere fatte a cielo aperto con OGM, laddove si rischia di provocare una contaminazione irreversibile dell'ambiente, ma solo eventualmente nei Paesi che hanno già introdotto a pieno campo la coltivazione di OGM,

Per il venir meno della libertà di iniziativa economica, in quanto essa non appartiene solo a chi intendesse coltivare OGM, ma anche a coloro che vogliono continuare a coltivare prodotti tradizionali e biologici non contaminati da OGM

A seguito dell'entrata in vigore del nuovo regolamento Europeo sull'Agricoltura Biologica, il quale consentirebbe la tolleranza di contaminazioni "accidentali" da OGM (senza etichettatura) anche nei prodotti biologici, così come negli alimenti convenzionali, violando in tal modo sia la liberta di scelta dei produttori che quella dei consumatori di non alimentarsi con OGM, seppur lasciando agli Stati membri la possibilità di istituire Marchi e garanzie Nazionali 100% OGM Free,

In conseguenza delle pressioni delle multinazionali che chiedono di coltivare OGM in Italia con la certezza di "naturale" (non accidentale), inevitabile ed irreversibile contaminazione di tutte le filiere agroalimentari, pretendendo l'accettazione di livelli di contaminazione da OGM generalizzati, quale strategia del "Cavillo di Troia", per ottenere  autorizzazioni alle coltivazioni di OGM, che provocherebbero la distruzione del ruolo multifunzionale tradizionalmente svolto dal mondo rurale e la dipendenza dell'agricoltura e degli esseri umani dai proprietari di OGM Brevettati 

In considerazione del diritto precedente dell'agricoltura tradizionale e biologica, straordinariamente ricca di biodiversità autoctona inimitabile, tesoro prezioso ricevuto dal passato da trasmettere integro alle generazioni future, a rischio di erosione genetica e di contaminazione irreversibile del territorio e delle sementi da OGM, con conseguente minaccia per i diritti umani inviolabili  e la sovranità alimentare e nazionale

Sulla base di recenti ricerche scientifiche indipendenti, che hanno accertato pericoli di danno irreversibile per la salute umana ed animale e per l'ambiente, causa la mancanza di una base scientifica e scarsa precisione ed affidabilità delle tecniche di manipolazione genetica, che creano organismi transgenici (OGM) in grado di autoriprodursi ed instabili nel tempo, con conseguenze imprevedibili per il nuovo organismo, la specie originaria naturale e gli altri esseri viventi che se ne alimentano

Al fine di garantire l'integrità della salute umana ed animale e la Biosicurezza dalle contaminazioni ed iquinamenti da OGM dolosi e/o colposi, del territorio, delle coltivazioni e degli alimenti, con il risarcimento degli eventuali danni e costi di bonifica da parte dei responsabili dell'inquinamento stesso

Per l'opposizione alla coltivazione di OGM della grande maggioranza della popolazione italiana ed europea

A seguito delle decisioni di divieto delle coltivazioni GM da parte d molti paesi Europei, tra cui Grecia, Austria, Francia, Ungheria, Lussemburgo e Germania, ratificate dalle recenti decisioni del Consiglio dei Ministri UE

Considerata la Politica Europea di Sviluppo Rurale 2007-2013, fortemente orientata in senso Agroambientale, con oltre 100 miliardi di € stanziati, con misure prioritarie atte a compensare mancati redditi e maggiori costi agli agricoltori per l'acquisto di servizi utili alla collettività, forniti dalla riconversione biologica delle coltivazioni e degli allevamenti intensivi e dal ruolo multifunzionale Agroecologico rurale, 

Chiediamo urgentemente ai Ministri competenti ed alle Regioni Europee a causa del Pericolo attuale di Danno irreparabile ed irreversibile alle Persone e all'Ambiente: 

1. Sulla base del Principio di Precauzione, applicando la clausola di salvaguardia (Dir.18/2001 CE) e la sussidiarietà, che l'Italia e gli Stati Europei bandiscano ogni forma di rilascio ambientale di OGM nei rispettivi territori nazionali e regionali, anche a livello sperimentale. L'art. 176 del Trattato UE codifica il principio della tutela più rigorosa del livello territoriale inferiore e comporta, da un lato, l'illegittimità di una normativa comunitaria che imponesse ai singoli Stati il divieto di misure precauzionali più rigide, dall'altro che le finalità ambientali possono essere realizzate dalla normativa regionale e nazionale, in materia di competenza propria o concorrente, proprio al fine di una maggiore protezione dell'ambiente. 

2. Che il Governi nazionali e le Regioni escludano norme di impossibile "Coesistenza" essendo vano discutere sulla creazione di Distretti OGM free, basati su presunte distanze di semina degli OGM dalle coltivazioni tradizionali, attraverso cui si intenderebbe contenere (non si comprende in base a quale teoria scientifica) le conseguenti "naturali" (e non accidentali) contaminazioni entro ipotetiche soglie di "tolleranza". Dal momento che ciò farebbe venir meno lo stesso presupposto su cui si basa la Coesistenza, per le contaminazioni in breve tempo irreversibili, che precluderebbero il diritto precedente di esistenza delle coltivazioni tradizionali e biologiche, oggi 100% libere da OGM. 

3. Che venga garantita la protezione del Germoplasma Autoctono e la conservazione della biodiversità quale patrimonio comune di tutti gli esseri umani e base fondamentale per il miglioramento genetico, generalizzando a tutte le coltivazioni l'esclusione degli OGM prevista dall'Art. 4 del DM 18/04/2008, Registro Nazionale delle Varietà di Conservazione (attuazione legge 6 aprile 2007 n. 46), secondo il quale "Sono escluse dal campo di applicazione del presente decreto tutte le varietà geneticamente modificate, così come definite dall'art. 1 del decreto- legislativo n. 212 del 24 aprile del 2001, o contaminate da varietà geneticamente modificate e sono vietati tutti gli usi delle varietà di cui al presente decreto finalizzate alla costituzione di varietà geneticamente modificate". Altrimenti le stesse Banche del seme, che stanno sorgendo a livello regionale per garantire e proteggere la biodiversità vegetale tradizionale dall'erosione genetica, risulterebbero del tutto inutili, tenendo conto che la propagazione in purezza dei semi sarebbe impossibile in un territorio agricolo inquinato dagli OGM. E' necessario riconoscere diritti pubblici per le comunità locali, in caso di usi privati del Germoplasma Autoctono delle Regioni. 

4. Il mantenimento della Tolleranza Zero OGM nelle sementi di qualsiasi natura prodotte, importate e commercializzate in Italia ed in Europa con lettura in senso qualitativo, in base al LOD (limite di rilevabilità) dei risultati delle analisi, senza nessuna approssimazione, dal momento che la legge prevede l'assenza di ogm nelle sementi. Contestuale divieto di importazione di sementi da aree o nazioni che permettono coltivazioni di OGM, con tolleranza zero ed obbligo di test di presenza / assenza sui lotti di semente in partenza dalle zone d'origine.  

5. Al Ministro per le Politiche Agricole On. Luca Zaia ed ai Ministri e Governi degli altri Stati europei di recepire, con Decreto ad hoc, la Dir. 2001/18/CE, indicendo la consultazione popolare sugli OGM, obbligatoria e preliminare alle decisioni in materia. Tale consultazione popolare non può essere effettuata via internet, in quanto non consente a tutti i cittadini la possibilità di esprimere la propria volontà. Contestuale mantenimento della tolleranza zerogm nei prodotti biologici come in quelli convenzionali, in attesa del Referendum popolare. 

6. Sulla base delle recenti ricerche scientifiche che hanno accertato Pericoli di danno irreparabile alla  salute umana e animale e per l'ambiente, applicando il Principio di Precauzione e la Dir. 2001/18/CE, che venga decretata una Civile Moratoria con sospensione sine die delle importazioni e  commercio di OGM e derivati, in attesa di ulteriori ricerche "indipendenti" sui rischi sanitari. Evitando inutili sperimentazioni di coltivazioni OGM che potrebbero contaminare irreversibilmente il territorio nazionale. 

7. La revisione delle procedure per i pareri scientifici dell'EFSA, che devono basarsi su Ricerche indipendenti e non sui dati forniti delle ditte produttrici di OGM, in palese conflitto di interesse.Assoluta indipendenza dei membri dell'EFSA, con limitazione dei pareri alla sicurezza alimentare ed esclusione degli aspetti ambientali, non di pertinenza di tale Ente. 

8. Dal momento che in Italia, come nella maggior parte dei paesi UE, gli OGM non sono coltivati e non sussistono pertanto rischi di contaminazioni delle filiere di prodotti agricoli nazionali, sulla base del Reg. 834/2007CE sull'Agricoltura Biologica e dalla clausola di salvaguardia (Dir. 2001/18/CE), di stabilire l'assenza di OGM nei Prodotti Biologici e Tradizionali italiani, senza indicazioni di limiti di rilevabilità arbitrari che possono nascondere soglie di tolleranza. Di istituire il Test di presenza/assenza di tipo qualitativo per il rilevamento di qualsiasi livello di presenza accidentale di OGM, in eventuali materie prime importate, per il diritto dei consumatori alla corretta informazione e la gestione di eventuali contaminazioni ed inquinamenti dei prodotti e dell'ambiente. Istituzione di un eventuale Logo Nazionale sul Biologico e garanzia della possibilità di marchi privati che certifichino l'assenza di OGM, previsti dal Reg. 834/2007 CE. 

9. L'applicazione del criterio di responsabilità penale secondo il principio di "chi inquina paga" i danni da contaminazioni o inquinamenti da OGM e le spese per l'eventuale bonifica. Oltre ad eventuali danni accertati alla salute umana ed animale.

 10. Di definire corrette procedure atte ad evitare le contaminazioni accidentali di OGM nelle filiere biologiche e tradizionali, previste dal Reg. 834/2007 CE sul Biologico e dalle normative sull'etichettatura degli OGM. In osservanza della Dir. 2001/18/CE la quale prevede che "gli  Stati membri possono adottare tutte le misure opportune per evitare la presenza involontaria di ogm in altri prodotti".

 11. Il divieto di importazione di ogm per qualsiasi uso o destinazione sotto forma di semi vivi (per produzione di Mangimi, Biocarburanti, Agrofarmaceutici, Cotone, ecc.) che potrebbero inquinare e/o contaminare l'ambiente in maniera irreversibile. Obbligo di devitalizzazione/macinazione degli OGM eventualmente importati. 

12. Che l'Italia e gli altri Stati e Regioni europee si adoperino per un Bando mondiale sulla produzione e rilascio ambientale di OGM, con ricorso al tribunale per i diritti Umani Internazionali e per la Libertà di Iniziativa economica e Commercio. Di sancire il diritto inviolabile all'integrità della Vita e del DNA, nel rispetto delle leggi perfette della natura. 

13. Che le Regioni Italiane interpellino la Corte Costituzionale, scavalcando il Diritto Comunitario, per la tutela degli Art. 9 e 32 della Costituzione, in materia di diritto alla salute e all'integrità ambientale e per il rispetto della libertà di scelta e di iniziativa economica dei produttori e consumatori. (Persistente autorizzazione al commercio di OGM pericolosi, e rilascio ambientale di OGM, omissione di etichettatura, ecc.). Che le altre Regioni europee si attivino analogamente  in tal senso. 

14. Di promuovere a livello collettivo le conoscenze scientifiche sugli effetti nefasti sulla salute e l'ambiente degli OGM ed attivare, insieme ad associazioni di altre nazioni, un coordinamento d'azioni a livello europeo  volte ad impedire l'introduzione degli OGM nell'ambiente.

 15. Di ricorrere in Corte di Giustizia per l'abrogazione dei diritti di brevetto sul DNA o suoi frammenti, patrimonio comune di tutti gli esseri umani. Anche perchè gli OGM e il DNA non sono stabili e i cosiddetti geni (frammenti di DNA) non sono invenzioni ma scoperte e, pertanto, patrimonio dell'umanità. Ciò al fine di evitare che pochi soggetti si impadroniscano della catena agroalimentare europea, con forte penalizzazione della qualità dei prodotti.

 16. Di promuovere una indagine interparlamentare approfondita, con diretta verifica di quanto evidenziato da Marie-Monique Robin nel libro "Il mondo secondo Monsanto", Arianna Editrice, 2009, che riferisce fatti di inaudita gravità, non potendosi, in temi di questa natura, sottrarre dal parere di una eventuale Commissione nazionale ed internazionale di inchiesta. Ed eventualmente avviare azioni legali collettive (Class Action), supportate da associazioni di categoria e consumatori per la tutela pubblica della salute e dell'integrità ambientale, nei confronti delle Multinazionari produttrici di OGM e Pesticidi di accertata pericolosità, causa di inquinamento ambientale e biologico irreversibile.

17. Il divieto immediato di somministrazione di alimenti contenenti ogm negli appalti pubblici di ristorazione. 

18. Di Sviluppare le alternative Agroecologiche praticabili (Agricoltura e Zootecnia Biologica) in linea con i recenti Programmi Europei di Sviluppo Rurale Agroambientale (oltre 100 miliardi di € stanziati dall'UE nel periodo 2007-2013) e gli impegni del protocollo di Kyoto. Evitando le applicazioni non conformi che da 15 anni contrastano con gli obiettivi comunitari di riconversione all'agricoltura Biologica e sostituzione degli inputs chimici (Relazione 3/2005 della Corte dei Conti UE e precedenti). Con esclusione da qualsiasi aiuto comunitario in caso di produzioni agricole ed agroalimentari contaminate da ogm

 Si propone inoltre alla cittadinanza Italiana ed europea: 

- Di depositare il Testo di un Referendum consultivo sugli ogm con la proposta di legge istitutiva d'iniziativa popolare, sulla quale raccogliere le firme attraverso un comitato promotore. Con contestuale invio della Proposta di Legge istitutiva a tutti i Parlamentari Nazionali, affinché venga posta all'ordine del giorno per l'approvazione. 

- Di attivarsi presso un Giudice ordinario in qualitò di produttori che intendono mantenere i loro raccolti e/o prodotti agroalimentari 100% liberi da OGM e di consumatori che intendono tutelare il diritto alla corretta informazione, contro le soglie di tolleranza di OGM senza etichettatura (occultamento di OGM), nel caso non si attivino i governi europei, con iniziative legislative nazionali, atte a garantire filiere agroalimentari 100% libere da OGM

 Non Osiamo Perché Le Cose Sono Difficili; Le Cose Sono Difficili Perché Non Osiamo - Seneca 

Documento redatto a cura di Giuseppe Altieri, Agroecologo 
8 aprile 2009

Discusso al Convegno di Montebelluna (Tv) 19 aprile 2009

OGM: UNA MINACCIA IRREVERSIBILE PER LA SALUTE E LE TRADIZIONI AGROALIMENTARI. LE ALTERNATIVE BIOLOGICHE E LOCALI PER I PROGRAMMI DI SVILUPPO RURALE 2007-2013  

Revisionato il 18 giugno 2009 per la Conferenza Stampa di Urbino del 19 giugno 2009

Sottoscritto da:
Enrico Lucconi, Direttore Asseme
Pietro Perrino, CNR – Ex.  istituto del germoplasma di Bari
Miguel A. Altieri, Agroecologo – Università di Berkeley (Ca)
Michele Trimarchi, Presidente ISN
Federico Fazzuoli, Giornalista Televisivo
Giuseppe Nacci, Medico
Ciro Aurigemma, ISN
Franco Libero Manco, Ass. Vegetariana
Maria Teresa Maresca, Medico Naturopata
Patrizia Gentilini, Oncologa ISDE
Marina Mariani, Politecnico per il Commercio, Milano
Stefano Maini, Entomologo Università di Bologna
Giovanni Burgio, Entomologo Uiversità di Bologna
Costantino Vischetti, Chimico Università di Ancona
Graziella Picchi, autrice dell'Atlante prodotti tipici italiani
Giovanni Malatesta, Fisico ed Agricoltore
Associazione SUM (Stati Uniti del Mondo)
CTPB (Coordinamento Toscano Produttori Biologici)
Franco Pedrini, Presidente Associazione Italiana per l'Agricoltura Biodinamica
ASCI (Ass. Di Solidarietà per la Campagna Italiana)
Istituto di Medicina Naturale di Urbino
Consorzio Terra Bio, Urbino
Loris Asoli e Bruno Sebastianelli, Coop La Terra e il Cielo
Prometeo
Mimmo Tringale, Direttore AAM Terra Nuova
Arianna Editrice
Edilibri – Milano
Marco Tiberti e Vittorio Marinelli, Ass. European Consumers
Radio Gamma 5 – Padova

 

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