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sabato 17 dicembre 2011

Trend e Syncronia.com: il design di qualità a portata di click

La mission di TREND GROUP è di essere uno dei maggiori produttori di mosaico decorativo in vetro ed agglomerati. L'innovazione applicata allo stile italiano e al nostro spirito creativo ci permettono di realizzare superfici uniche e originali capaci di dare forma ad ambienti che coniugano design e sostenibilità.

Questo impegno rappresenta il nostro contributo per costruire un futuro responsabile per la nostra azienda, le persone, il pianeta.

Da oggi è possibile scaricare gratuitamente i modelli 3D e i cataloghi dei prodotti Trend su Syncronia.com, il nuovo sito d'incontro per progettisti, architetti ed interior designer.

I modelli sono compatibili con tutti i software di progettazione architettonica e le textures dei materiali comprendono anche tutte le mappe necessarie per il rendering.

Su Syncronia.com è inoltre possibile pubblicare i propri progetti ed entrare in comunicazione diretta con nuovi clienti, interagire con loro e con i produttori.

Accedi ora ai tuoi strumenti su http://syncronia.com

Il Ferrone e Syncronia.com: il design di qualità a portata di click

Il Ferrone rappresenta l'espressione più alta della tradizione del cotto. E' oggi la marca leader nel mondo, in grado di coniugare rinnovamento e tradizione attraverso un'inalterata qualità della lavorazione artigianale, il dinamismo della ricerca progettuale e la forza industriale.

Da oggi è possibile scaricare gratuitamente i modelli 3D e i cataloghi dei prodotti Il Ferrone su Syncronia.com, il nuovo sito d'incontro per progettisti, architetti ed interior designer.

I modelli sono compatibili con tutti i software di progettazione architettonica e le textures dei materiali comprendono anche tutte le mappe necessarie per il rendering.

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venerdì 16 dicembre 2011

Concorso di avvocato ed uso dei cellulare in sede di esame.

Concorso di avvocato ed uso dei cellulare in sede di esame.

Sig. Direttore,

a lei ed a tutte le redazioni dei giornali di stampa e tv italiane il mio sfogo pubblico a tutela delle decine di migliaia di candidati, che ogni anno partecipano all’esame di avvocato che si svolge presso ogni Corte d’Appello, compresa la sua. 

Non capisco l’accanimento di certe “penne e tastiere saccenti”, che parlano di un fenomeno di cui nulla sanno, se non il sentito dire o il luogo comune.

Tanto si parla, in modo interessato, di centinaia di migliaia di avvocati operanti che causano il dissesto della giustizia e per questo se ne chiede la riduzione.

Tanto si è parlato di Catanzaro con i compiti fotocopia.

Tanto si è parlato delle tracce conosciute in anticipo su internet.

Quest’anno queste “penne e tastiere saccenti” hanno pensato bene di montare il caso dei cellulari nelle sedi di esame. Strumento per farsi dettare l’elaborato. Anzi qualcuno si è spinto fino a dire che questo malcostume o lassismo è proprio dell’Italia meridionale.

Se bastasse questo a far passare l’esame !!

Sono rimasto colpito come a Salerno i candidati sia stati trattati da terroristi e sottoposti al controllo del Metal Detector.

Certo è che queste penne saccenti pensano bene di non toccare i poteri forti e, giusto per scrivere, se la prendono con la parte più debole, ossia: i candidati.

Non si sognerebbero mai di scrivere che se trucchi ci sono, essi si annidano nelle commissioni d’esame fatti da avvocati principi del foro, magistrati incorruttibili e dotti professori universitari.

Questi “giornalisti”, bocca della verità, mai direbbero che la Commissione nazionale per l’esame di avvocato del 2010 è stata denunciata, in quanto la presidenza dava adito a dubbi circa la sua nomina. Mai direbbero che la 1ª sottocommissione di esame di Palermo 2010 è stata denunciata per aver dichiarato falsamente che i compiti sono stati corretti, mentre invece questi sono stati resi immacolati. Mai direbbero che il Tar di Lecce è stato denunciato in quanto lo stesso, in presenza di ricorsi simili contro i giudizi negativi dati alle prove scritte, ha adottato decisioni difformi. 

Spero che la prossima volta, quando qualcuno oserà scrivere sul concorso di avvocato, si affidi ad un esperto o attinga le notizie da chi ha esperienza acquisita in 15 anni di partecipazione, tramutata in un libro e in un portale web, contenente tutto ciò che riguarda la tematica. Per esempio chiedere al dr. Antonio Giangrande o attingere le notizie sul suo portale web www.controtuttelemafie.it o visionare i filmati sul canale you tube “malagiustizia”.

Autorizzati alla pubblicazione.

Se non si è interessati alla ricezione dei comunicati, rispondere cancella.

Presidente Dr Antonio Giangrande – ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE ONLUS

099.9708396 – 328.9163996

www.controtuttelemafie.it - www.telewebitalia.eu

 

 

 

 

Scegliere il Corso di Moda e Accessori dell’Accademia di Roma per creare i tuoi accessori di design

Sfilate e passerelle sotto i riflettori: il settore della moda non conosce crisi, e mentre gli abiti e le creazioni con i tessuti e i tagli più originali conservano il ruolo principe, gli accessori sono sempre protagonisti nel conquistare l'attenzione dei fashion designer, e nell'accendere le passioni delle fashion victims.

L'Accademia di Costume e di Moda rappresenta, da anni, una realtà formativa aggiornata, professionalizzante e competente per i settori Moda, Accessori e Costume, con un'esclusiva offerta di corsi di diversi livelli: diploma di laurea di primo livello, corsi di Alta Formazione, corsi specialistici brevi e corsi estivi anche in lingua. L'Accademia di Costume e di Moda di Roma dal 1964 prepara le figure professionali creative del futuro, direttori artistici, designer di moda e di accessori, con un corso di moda e accessori che simula l'intero percorso della filiera moda, dalla progettazione alla realizzazione, fino alla comunicazione del prodotto realizzato.

Borse, cappelli, cinture, occhiali, abiti improntati all'eleganza e allo stile, la moda e i suoi accessori sono al centro del corso di moda, che consente agli allievi dell'Accademia di Roma di intraprendere, al termine dell'iter formativo, una carriera professionale nella ricerca delle nuove tendenze e nella produzione creativa di moda. Gli allievi dell'Accademia di Roma hanno la possibilità di presentare le proprie creazioni ad un'apposita commissione di esperti del settore, e di essere giudicati da una giuria formata dai responsabili della Camera nazionale della moda italiana e dagli esponenti delle più importanti case di moda nazionali ed internazionali.

Il corso di moda e accessori, così come gli altri corsi di Alta Formazione proposti dall'Accademia, è  organizzato per rispondere alle richieste sempre diverse e in continua evoluzione delle produzioni di moda nazionali e internazionali. Per tutti coloro che volessero approfondire le tematiche affrontate durante le lezioni o volessero incontrare e conoscere le docenze del corso, l'Accademia ha organizzato una presentazione ufficiale del Corso in Moda e Accessori che avrà luogo mercoledì 21 Dicembre alle ore 16.00 presso la propria sede istituzionale. Il corso di Moda e Accessori avrà inizio il 16 Gennaio e si rivolge a studenti italiani e stranieri, laureati o diplomati; i colloqui di ammissione per poter iscriversi al corso si svolgono in via della Rondinella 2, nel centro storico di Roma, esclusivamente per appuntamento previo invio di curriculum e lettera motivazionale all'Accademia.

Con Montresor il Capodanno a Gardaland è una festa di relax e divertimento

Basta la parola: "Gardaland", e gli occhi dei bambini (ma anche dei più grandicelli!) si illuminano. Il parco giochi e divertimenti più grande d'Italia è la meta ideale non solo d'estate, ma anche durante le festività natalizie, quando si crea un'atmosfera magica con migliaia di luci e sorprese per sognare ad occhi aperti con tutta la famiglia.

Il Capodanno a Gardaland colora la consueta dimensione fiabesca del parco con emozioni ancora più speciali, grazie alle tantissime attrazioni, agli show e ai giochi appositamente pensati per la grande festa dell'ultimo giorno dell'anno. Inoltre il parco giochi metterà a disposizione tutte le attrazioni più amate dal pubblico, e in particolare le novità dell'anno appena trascorso, come ad esempio il Raptor, le prime montagne russe alate in Italia. Oppure, tra le altre attrazioni, il visitatore può scegliere di salire in carrozza a bordo del Transgardaland Express attraverso la Galleria della Fantasia.

Per godere appieno del clima incantato della fine dell'anno a Gardaland, il Montresor Hotel Tower, situato a soli 12 chilometri dal Parco, propone una fantastica offerta di soggiorno, con arrivo il 30 dicembre e partenza il 1 gennaio 2012. Gli ospiti potranno godere dello spazio, luce e comfort delle sue 144 camere, arredate con materiali pregiati, i pavimenti in parquet, bagni in marmo e letti king size, per un riposo da sogno dopo una giornata immersi nella fantasia! L'offerta dell'Hotel Tower comprende, altre alle ricche colazioni a buffet, una cena tradizionale per la sera del 30, e il Cenone di Capodanno con musica ed animazione. Inoltre, l'ingresso al Gardaland Park per l'intera giornata del 31 è incluso nel pacchetto. Sono rimaste poche camere: conviene affrettarsi per aggiudicarsi un soggiorno indimenticabile ad un prezzo che vi stupirà! Per informazioni, ci si può rivolgere all'indirizzo info@montresorgroup.com.

L’IMPEGNO AMBIENTALE DI OLEIFICIO ZUCCHI


Oleificio Zucchi, da tempo impegnato in progetti e attività nell’ambito della sostenibilità ambientale, aggiunge un altro importante tassello nel suo percorso di attenzione all’ambiente: oggi non si parla più, infatti, solo di riciclo e di smaltimento dell’imballaggio, ma la prevenzione deve essere messa al primo posto.

E’ in tale contesto che Oleificio Zucchi sta portando avanti uno studio innovativo in grado di razionalizzare allo stesso tempo la funzionalità del packaging, la quantità di materiali immessi e la migliore gestione degli imballi a fine vita.

Puntando sulla riduzione del peso delle bottiglie, sulla maggiore efficienza e sull’utilizzo di materiali riciclati, l’ufficio tecnico di Oleificio Zucchi è riuscito a conciliare, nella progettazione delle nuove bottiglie, la responsabilità verso l’ambiente con l’efficienza dei prodotti.

Le attività volte al miglioramento della sostenibilità ambientale riguardano un progetto iniziato circa 3 anni fa e che ha riguardato il prodotto a 360 gradi.

Il primo investimento è stato fatto sulla riduzione della grammatura del pack primario: nella progettazione del nuovo formato da 2 litri, si è ottenuta una riduzione del PET (Polietilene Tereflatato) impiegato del 34% rispetto al precedente design presente in gamma. Anche la bottiglia da 5 litri è stata studiata riducendo notevolmente la quantità del materiale plastico impiegato. Al risparmio di materia prima impiegata è corrisposta una proporzionale riduzione dei consumi di CO2, energia e acqua. Lo studio dei successivi formati continuerà seguendo questa filosofia di sostenibilità ambientale.

Per quanto riguarda l’imballaggio si utilizzano, prevalentemente, cartoni ondulati realizzati in carta riciclata color avana. Il cartone ondulato è riciclabile e biodegradabile al 100%. Il riutilizzo del cartone permette non solo un notevole risparmio economico, ma garantisce anche il rispetto dell'ambiente riducendo notevolmente il volume dei rifiuti che giungono in discarica.

Alla luce della crescente sensibilità dei consumatori verso l’ambiente, Oleificio Zucchi ha, inoltre, deciso di andare incontro a tale aspettativa con una comunicazione semplice e chiara su come smaltire la bottiglia dopo l’uso. Sull’etichetta di ogni prodotto è stato infatti applicato un nuovo simbolo, studiato per incoraggiare il consumatore alla raccolta differenziata dell’imballo e invitarlo ad un comportamento rispettoso dell’ambiente. Al suo interno sono racchiuse due tipi di informazione: la sigla che in gergo tecnico identifica il materiale di cui è composta la bottiglia, e la segnalazione sul contenitore in cui è opportuno gettare il rifiuto. Accanto al simbolo del riciclo sono poi state aggiunte le indicazioni di come smaltire l’olio esausto una volta utilizzato.

In un’ottica di continuità, e credendo fermamente nel percorso intrapreso, l’ufficio progettazione e marketing sta valutando, per lo sviluppo dei progetti futuri, l’utilizzo di carta FSC per le etichette autoadesive.

Per informazioni:

www.oleificiozucchi.it

0372-532111

p.fabretti@bluwom-milano.com

Digital PR a cura di Blu Wom Milano

www.bluwom-milano.com

giovedì 15 dicembre 2011

Sabato 17 Dicembre 2011 - "LECCE (S)BAROCCA" (Besa Editrice) di Franco Ungaro, presentazione al Circolo Cittadino di Lecce

Besa Editrice - Liberrima

"LECCE (S)BAROCCA" DI FRANCO UNGARO (BESA EDITRICE)
CIRCOLO CITTADINO LECCE (Via Francesco Rubichi, 25)
Sabato 17 dicembre 2011 ore 18.00

Interverranno: Franco Ungaro, autore del libro
Silvia Famularo, giornalista
Roberto Caracuta, cultural manager
Alessandra Crocco, attrice Koreja

Drink con i vini "Candido" di San Donaci

Franco Ungaro (1952) Lavora a tempo più che pieno ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce. Nel 2006 ha pubblicato “Dimettersi dal Sud”.
Ogni regione, ogni capoluogo, e quasi ogni paese ha in Italia e forse in tutta Europa il suo cantore, il suo storico, il suo linguista, il suo poeta dialettale, i suoi innamorati. Ma gli innamorati non sono tutti eguali, ci sono gli innamorati entusiasti e ci sono anche gli innamorati delusi, e gli innamorati non della città ma della possibilità di conquistarla, di imporvisi.Lecce non è da meno, ieri come oggi. Le librerie di Lecce hanno necessariamente la loro vetrina e il loro scaffale dedicati all’editoria locale.
Ci sono le guide turistiche, i libri di cucina e di folklore, i libri di storia, i dischi di pizzica, i romanzi di autori del luogo o sul luogo, i poeti vernacolari, le memorie paesane, le cartoline firmate e talora dei ninnoli, l’artigianato locale, le statuine di cartapesta, e magari le buste di taralli e di biscotti…Tra questi libri troverà senz’altro posto questo di Franco Ungaro, che è alla confluenza di più generi, ma che appartiene alla schiera delle dichiarazioni d’amore esigenti. E se un innamorato o innamorata non sa vedere e considerare i difetti dell’amata o dell’amato insieme ai suoi pregi, e se non amerebbe veder sparire i difetti e trionfare i pregi, che razza d’amore è mai il suo?
Un amore stupido, un amore melenso, un amore ipocrita. Franco Ungaro è un innamorato esigente, e sa vedere di Lecce il buono e il cattivo, il bello e il brutto. Sa vedere e sa giudicare.

(dalla Postfazione di Goffredo Fofi)

Info:
Besa Editrice

16 Dicembre 2011 - "Piccoli seminaristi crescono" (edizioni Negroamaro) di Alfredo Romano. Presentazione a Civita Castellana (Viterbo)

"Piccoli seminaristi crescono" di Alfredo Romano
(edizioni Negroamaro)

Civita Castellana (Viterbo)
16 dicembre ore 17,00
Sala Conferenze della Curia Vescovile di piazza Matteotti.

Presenta il prof. Luigi Cimarra.
Intervengono Mons. Romano Rossi e il prof. Fabrizio Anzellini

Alfredo Romano a Civita Castellana presenterà il suo libro “Piccoli seminaristi crescono”
(Negroamaro) il 16 dicembre alle ore 17,00 nella Sala Conferenze della Curia Vescovile di piazza Matteotti.
Presenta il prof. Luigi Cimarra. Intervengono Mons. Romano Rossi e il prof. Fabrizio Anzellini

“È disponibile da qualche settimana in libreria l’ultima fatica letteraria di Alfredo Romano “Piccoli seminaristi crescono”, il cui titolo ricalca quello di un noto romanzo della scrittrice americana Louisa Mary Alcott (1832-1888) “Piccole donne crescono”. Io, che ho fatto un percorso parallelo al suo, quando ho avuto il libro tra le mani, dopo aver scorso le prime pagine, ne avrei scelto uno diverso, cioè “L’ultimo dei seminaristi”, che si rifà al celebre film “L’ultimo dei Mohicani”, perché mi sembra più consono a definire la crisi che, a partire dagli anni ’70 o giù di lì, portò la gerarchia ecclesiastica a rinnovare i metodi educativi fino ad allora adottati nella formazione dei futuri sacerdoti sia nei seminari sia negli istituti religiosi. Ne ho fatto cenno all’autore, che mi ha confidato di aver pensato anche lui in prima battuta allo stesso titolo. Si tratta naturalmente di un libro autobiografico, come gli amici di Alfredo intuiscono immediatamente dalla foto di copertina, dove il nostro è ben riconoscibile, nonostante la “tenera età”, in basso a destra, in clergyman, con una espressione serena e vivace. Tuttavia la narrazione è limitata al breve periodo della prima adolescenza, nel quale si rievoca la “chiamata”, cioè la vocazione (“multi sunt vocati, pauci vero electi”), i sentimenti che lo spinsero alla vita seminariale, la progressiva presa di coscienza, la crisi irreversibile che si concretizzò con l’uscita.
Ritengo che il libro sia una testimonianza preziosa, un documento di valore storico, perché rivela un aspetto poco conosciuto della formazione dei futuri sacerdoti. Tutto era regolato da una rigida disciplina sotto la vigile sorveglianza dei superiori (una ben congegnata gerarchia interna che, a partire dal basso, prevedeva la presenza di figure come viceprefetto, prefetto, vicerettore, rettore), secondo una prassi consolidata da secoli. Il bambino era considerato un soggetto ricettivo e passivo, la cui mente e il cui spirito dovevano esser plasmati secondo una matrice o stampo, che inculcava principi assoluti e modelli comportamentali: i seminaristi erano preti “in miniatura”: venivano assuefatti fin da piccoli alle funzioni del clero, ai riti liturgici, al moralismo formale, con una scarsa attenzione alla pastorale, all’apostolato, al sociale: si formava il prete, non il sacerdote, il pastore, che conosce l’odore delle sue pecore, che le guida con santità e saggezza. E proprio in quegli anni siffatto metodo formativo andò via via sgretolandosi sotto la spinta del rinnovamento socio-culturale, che investì la società italiana; crollò quel sistema di impostazioni ed imposizioni indiscusse, indiscutibili, immutabili come se fossero state fissate ab aeterno. Per ogni azione della giornata, per ogni pensiero, oserei dire, c’era una regola. Avevamo il privilegio della ‘vocazione’, eravamo stati chiamati per evangelizzare, eravamo dei prediletti tra tanti. Non perché avessimo particolari attitudini, semplicemente i piani del Signore erano imperscrutabili. Privilegiati sì, ma la chiamata comportava di essere messo alla prova, sicché tutto bisognava sopportare, fosse anche una punizione o un ingiusto rimprovero inflitti da un superiore: era la prova della tua resistenza, di essere stato degno della ‘chiamata’. La prova inoppugnabile, impietosa, del fallimento di tale metodo si ricava dai risultati (non) conseguiti in rapporto alle risorse e alle energie messe in campo: su una classe di 21 seminaristi soltanto uno arrivò al sacerdozio, vale a dire una percentuale bassissima, appena il 4,7% del totale. Risulta evidente che il modello non reggeva all’urto delle nuova realtà che irrompeva, alle esigenze della mutata situazione; si imponevano intelligenti aperture alle istanze e alle problematiche di un mondo, che stava cambiando rapidamente e radicalmente.
Ma mi preme anche dire che “Piccoli seminaristi crescono” è un libro coraggioso, che parla schiettamente, senza schermi o filtri, senza risentimenti od astio, di un’esperienza che normalmente viene relegata nelle pieghe nascoste della memoria o viene addirittura erasa dal tabulato della mente. Parlare di sé, della vita di seminario, è cosa, se non unica, almeno rara. Romano ripercorre con atteggiamento scevro da giudizi drastici e senza recriminazioni, una tappa fondamentale della sua vita, il suo itinerario di fede e di vocazione. Con uno stile pacato e scorrevole, in una sapiente organizzazione in brevi capitoli, offre uno spaccato della vita del seminario, presenta una ricostruzione dettagliata e minuta delle vicende personali, focalizzando le singole situazioni e i singoli episodi con ricordi nitidi, senza offuscamenti o censure preventive. Soprattutto non inveisce con la foga e la veemenza verbale dei “mangiapreti”.
Anche nella genesi della sua crisi non cerca alibi. Accenna ad una serie di concause: le tempeste ormonali che nella fase di crescita sconvolgono il corpo dell’adolescente che diviene uomo, le lacerazioni dell’anima, la ripulsa dell’autoritarismo e la ricerca di una autonomia di giudizio, infine il forte anelito alla libertà (più volte egli parla di “costrizione”, quasi di prigionia). C’è da dire che Romano, una volta presa la sua decisione, non ritornò più sui suoi passi, non lo fece desistere neppure l’incontro con figure dotate di intensa umanità e di mentalità aperta, come don Silvano Fràncola e, soprattutto, come mons. Roberto Massimiliani, vescovo di Civita Castellana. Credo che le pagine più toccanti del libro siano quelle conclusive, il dialogo in dialetto nativo tra il figlio e la madre Lucia, che aveva, con sensibilità tutta femminile, intuito il disagio del figlio, nonché le ultime parole di commiato, che sempre la signora Lucia pronuncia sul letto di morte, dettate da un infinito amore materno: Fiju miu, vòju tte ticu ca su cuntenta ca nu’ tt’hai fattu prete, ca osci li preti su’ ssuli e ‘bbandunati e mmancu carculati! (Figlio mio, son contenta che non ti sei fatto prete, ché oggi vedo i preti soli e abbandonati e neanche calcolati). Notevole la mole del corredo documentale e fotografico, che l’autore ha conservato e che gli ha consentito di esemplificare momenti della vita quotidiana, senza lasciare spazio all’immaginazione. Questo significa che egli, diversamente da quanto è avvenuto in altri casi, ha rifiutato una rimozione drastica del suo vissuto: non ha fatto, per una sorta di autodifesa, tabula rasa del suo passato.
 (Luigi Cimarra su Spigolature Salentine)”
Info:
www.besaeditrice.it

Venerdì 16 Dicembre 2011 - "Gli occhi di mia figlia" (Lupo Editore), Raffaele Polo presenta il romanzo di Vittoria Coppola a Taviano

COMUNE DI TAVIANO
ASSESSORATO ALLA CULTURA E ALLE POLITICHE GIOVANILI

“Gli occhi di mia figlia” Vittoria Coppola (Lupo editore)
Presenterà l’autrice il giornalista Raffale Polo.

16 dicembre 2011 ore 18,30
Sala Polifunzionale Armando Ria
Palazzo Marchesale “De Franchis” a Taviano

Il Comune di Taviano e Lupo editore presentano il 16 dicembre 2011 alle ore 18,30 presso la Sala Polifunzionale Armando Ria, Palazzo Marchesale “De Franchis” a Taviano, il libro di Vittoria Coppola dal titolo “Gli occhi di mia figlia” edito da Lupo editore. Presenterà l’autrice il giornalista Raffale Polo.

Quale ruolo gioca il destino nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di “nostro” c’è invece nell’imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all’infelicità? In questa storia di “non detti”, in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto, perverso incastro, è rappresentato il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani: non basta essere genitori per saper comprendere i propri figli ed amarli come meritano; non basta essere giovani e di cuore aperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamorati per non farsi complici della propria ed altrui sofferenza.
Dana, pur nei privilegi di ragazza circondata da benessere e raffinatezza, è soffocata dalla coltre iperprotettiva di una madre che ha deciso il suo futuro, ma la sua passione per André, fascinoso pittore di donne senza sguardo, si rivela una fuga più grande della sua acerba giovinezza, incapace di reggere all’infrangersi di un sogno. Armando, l’uomo che le offre un amore devoto e remissivo, nasconde un segreto destinato ad esplodere in modo bruciante. Eppure esistono legami che sopravvivono al tempo e sono pronti a riservare luminose sorprese, nei giochi del caso e nel risveglio di coscienze troppo a lungo sopite. Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell’amicizia, l’unica che non tradisce.

VITTORIA COPPOLA
Ha 26 anni, vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale (Università del Salento, luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura. Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà, ma anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza dei sentimenti e perciò, quando qualcuno reputa banale il parlare d’amore, io sorrido, e vado avanti per la mia strada”.

Info:
www.lupoeditore.com

L'importanza dell'illuminazione per la sicurezza in auto



BOLOGNA - L'illuminazione delle auto e' un importante elemento di sicurezza, oltre ad incidere nel design e nel taglio dei consumi e delle emissioni di CO2. Lo ha evidenziato al Motor Show di Bologna l'italiana Magneti Marelli. Un dato su tutto mette in risalto l'importanza dell'illuminazione evoluta sulle auto: grazie ai fari allo Xenon è stato possibile ridurre gli incidenti del 18%. L'uso delle più potenti ed efficaci lampade consente inoltre di abbattere del 50% le possibilità di incidente, rispetto alle alogene, calcolando che secondo le statistiche sugli infortuni automobilistici più del 40% degli incidenti mortali avviene nelle ore notturne, nonostante il traffico sulle strade sia inferiore del 60%.

Questa ed altre importanti realtà sono emerse nel corso di un workshop organizzato da Magneti Marelli presso l'Agorà nell'Innovation Hall del Motor Show di Bologna. Nel corso dell'evento gli esperti della societa' di componentistica del gruppo Fiat, con Dino Maggioni, amministratore delegato dell'Aftermarket, hanno messo in rilievo alcuni elementi fondamentali, come l'illuminazione relativamente alla mobilità dei veicoli e alla sicurezza degli automobilisti, con particolare attenzione alle tecnologie di eccellenza, alle nuove tecnologie e alle innovazioni sviluppate da Automotive Lighting.



Elementi focalizzati su ricerca e sviluppo, produzione e vendita dell'intera gamma di tecnologie per fari anteriori e posteriori, fendinebbia, sistemi tergifari anteriori, sistemi di regolazione di livello, componenti elettronici e luci di arresto montate nella parte alta del portellone. Con un peso del 28% circa sul fatturato totale, oltre 18 milioni di proiettori e 20 milioni di fanali prodotti annualmente, Automotive Lighting rappresenta una delle aree principali nel business della Magneti Marelli, e uno degli attori leader a livello mondiale nell'ambito dell'illuminazione, con picchi di eccellenza tecnologica per quando riguarda l'illuminazione LED, XENON e proiettori adattivi. Da valutare con attenzione, inoltre, sono le fanalerie posteriori, principalmente dispositivi di segnalazione. L'obiettivo di un dispositivo di segnalazione è di essere prontamente visto e chiaramente compreso dagli altri utenti della strada. Dire "prontamente visto" significa rapidità di accensione della luce di segnalazione e affidabilità di accensione della luce di segnalazione. Per "chiaramente compreso" si intende invece l'adeguata superficie emittente e intensità visibile da retro e lato e adeguato contrasto nelle condizioni ambientali. L'unica luce con caratteristiche sia di illuminazione che di segnalazione è la retromarcia che fornisce un segnale per l'utente della strada che ci segue, ma fornisce anche una illuminazione adeguata della strada quando il veicolo si muove in retromarcia.


Magneti Marelli Checkstar è presente sui più importanti social network: Facebook, Twitter, Flickr e Youtube per restare sempre in contatto con gli automobilisti.

http://www.facebook.com/MagnetiMarelliCheckstar
http://twitter.com/#!/MMCheckstar
http://www.youtube.com/MMcheckstar
http://www.flickr.com/photos/magnetimarelli/sets/
http://plus.google.com/u/0/116413806601883858647

"COME FECE COME NON FECE" (Kurumuny) - Un libro e una mostra itinerante in Salento, dal 16 Dicembre 2011 al 10 Gennaio 2012

Kurumuny in collaborazione con
Regione Puglia
Comune di Martano
Comune di Castrignano
Comune di Cursi
GeoArk
Limone Illuminazioni

Presenta

"COME FECE COME NON FECE"
viaggio incantato nel magico mondo delle favole

dal 16 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012

La casa editrice Kurumuny in collaborazione con la Regione Puglia, il Comune di Martano, il Comune di Castrignano, il Comune di Cursi, GeoArk e Limone Illuminazioni presenta dal 16 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012 una mostra itinerante con le tavole e le opere del volume “Come fece come non fece” di Luigi Chiriatti ed Egidio Marullo edito dalla stessa Kurumuny. La mostra sarà visibile dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00 dal 16 al 18 dicembre 2011 presso Palazzo Raho a Zollino, dal 20 al 22 dicembre presso il Castello De Gualtieris a Castrignano, dal 26 al 29 dicembre a Martano Sala Karol Wojtyla in Piazza Caduti, dall’1 al 4 gennaio 2012 presso Limone Illuminazione Showroom dalle 17,00 alle 22,00, e dal 6 al 10 gennaio 2011 a Cursi al Frantoio Ipogeo Palazzo De Donno dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00

"Come fece come non fece" è una raccolta di fiabe fatte di immagini, luoghi, atmosfere, suoni di paesi e città, voci di uomini e di animali, odori antichi di case umili o profumi esotici di sfarzosi castelli, di malìe e incantamenti alla controra. Immagini lontane, nel tempo e nello spazio, di principi e principesse che vivono e rivivono tra gli ulivi contorti e tra gli spinosi fichi d’India. Dietro ogni favola c’è il volto rugoso di un vecchio che fu bambino, la sua voce sfiatata e i gesti delle sue mani nodose che raccontano storie vere, camuffate da fiabe. Un libro attraverso cui i bambini possono apprendere gli strumenti per affrontare la vita, perché si narra di grandi difficoltà e pericoli da superare, di magie e incantesimi buoni e cattivi, di viaggi straordinari; ma Come fece come non fece è anche un libro per gli adulti che possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo della memoria e ritrovare il tempo in cui furono bambini attraverso la fascinazione di un racconto. Le favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro di ricerca e documentazione più ampio e complesso condotto dall’autore sulla cultura orale salentina. Le favole sono state registrate direttamente dalla viva voce dei narratori in dialetto salentino e sono state trascritte mediante una traduzione libera dove si combinano le immagini e i giri di frase più espressivi caratteristici della lingua dialettale con un impianto linguistico italiano, in questo modo la lingua è parte integrante del paesaggio perché contribuisce in modo determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le azioni e i personaggi stessi delle favole.

Titolo: Come fece come non fece
Autore: Luigi Chiriatti, Egidio Marullo
Editore: Kurumuny
Euro: 15.00
Note: con illustrazioni a colori

IL PROGRAMMA

ZOLLINO
Palazzo Raho
16 | 18 dicembre
ore 9,30-12,30 | 17,00-20,00

Venerdì 16 dicembre ore 9.30
Spettacolo di burattini
a cura del Teatro dei burattini di Lecce

Sabato 17 dicembre ore 10.30
Spettacolo di burattini
a cura del Teatro dei burattini di Lecce
h. 18,30

Presentazione del volume
"Come fece come non fece"
principi fate folletti nel magico mondo delle favole

SARANNO PRESENTI GLI AUTORI, LUIGI CHIRIATTI E EGIDIO MARULLO, E L'ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI ZOLLINO, ANTONIO CHIGA.

Domenica 18 dicembre ore 18.00
Nati per leggere
Letture per bambini da 0 a 6 anni

TNT | DOM. 18 DICEMBRE TEATRO BIMBI CANTO DI NATALE E LO SCOIATTOLO GILLO NEL TEATRINO DEL PARCO EX TROTTER DI MILANO CON DITTA GIOCO FIABA

Gentile Redazione,

 

domenica 18 dicembre in occasione del Natale Ditta Gioco Fiaba, nell’ambito della Rassegna TNT al Teatrino del Parco ex Trotter,

propone 2 spettacoli teatrali:

al mattino alle 11.00 per i più piccoli torna l’amatissimo Scoiattolo Gillo alle prese con il frigor (ingresso 6 euro adulti e bambini)

e alle 16,00 con lo spettacolo di teatro d’attore e danza “Il Canto di Natale (A Christmas Carol),

una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens,(ingresso gratuito offerto dal settore Zona 2 del Comune di Milano)

 

Sul palco gli attori della Compagnia Ditta Gioco Fiaba, per il ricco calendario della nuova stagione teatrale del TNT Teatro nel Trotter,

9° rassegna di Teatro per ragazzi, promossa e organizzata da: Associazione “La Città del Sole – Amici del Parco Trotter Onlus”

Compagnia Teatrale Ditta Gioco Fiaba, e Istituto Scolastico Comprensivo “Casa del Sole.

La rassegna TNT vede il coinvolgimento di compagnie professionali di teatro ragazzi

tra le più qualificate e innovative provenienti da tutta Italia.

 

In allegato invio il comunicato stampa  e le immagini di Gillo e di Canto di Natale

per qualsiasi ulteriore informazione resto a disposizione allo:

02-324377 oppure 02-3270133

 

Grazie e a presto,

Sonia Dametto

 

Sonia Dametto

Studio de Angelis

via Boltraffio, 21

20158 Milano

tel. 02-324377

sonia@deangelispress.it

www.deangelispress.it

 

54° BIENNALE DI VENEZIA PADIGLIONE ITALIA | TORINO - PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI | SABATO 17 DICEMBRE ORE 19.00 "L'ARTE RIGENERATA"

54° biennale di venezia, padiglione italia

per il 150° dell’unità d’italia

l’arte non è cosa nostra | a cura di vittorio sgarbi

 

L’ARTE RIGENERATA

 

davide dall’osso, elena parisi, gianni depaoli, chiara gerosa, anna maria tulli, andrea chisesi, miky degni, pina inferrera, elena rede, sigis vinylism, ludmilla radchenko.

 

 

torino | palazzo delle esposizioni, sala nervi

17 dicembre- 30 gennaio 2011

 

inaugurazione:  sabato 17 dicembre ore 19.00

 

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Informazioni stampa Studio De Angelis via Boltraffio, 21 – Milano t. 02 324377 | t. 345 7190941

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Venerdì 16 Dicembre 2011 - Loredana De Vitis ospite a Lecce del Corso di Editoria e Giornalismo organizzato da "Storie, Rivista internazionale di letteratura" (Leconte Editore) e Ubaldo Villani-Lubelli

VENERDÌ 16 DICEMBRE 2011 - ORE 16.30
presso
Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo
(Lecce , Via Libertini 15/A)

Loredana De Vitis sarà ospite

del “Corso di Editoria e Giornalismo”
organizzato da Storie, Rivista internazionale di letteratura (Leconte Editore)
e Ubaldo Villani-Lubelli a Lecce.

Venerdì 16 Dicembre 2011, alle ore 16.30, presso l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, a Lecce (Via Libertini 15/A), Loredana De Vitis sarà ospite del Corso di Editoria e Giornalismo organizzato da Storie, Rivista internazionale di letteratura (Leconte Editore) e Ubaldo Villani-Lubelli.
Il tema scelto da Loredana De Vitis per la sua lezione è l’’autobiografia, un argomento particolare perché proprio a partire dal suo percorso personale, professionale e artistico l’autrice offrirà agli studenti un esempio pratico di come la scrittura e la vita si mescolano e, allo stesso tempo, come questo intreccio debba essere sapientemente equilibrato. Dal suo esordio in racconti con “Storie d’amore inventato” fino al recente e fortunato progetto di narrazione per immagini di “Io sono bellissima”, Loredana De Vitis ha saputo condividere con i lettori un universo poliedrico, a partire dalla propria esperienza. Gli strumenti professionali e gli anni trascorsi nel settore del giornalismo verranno così affiancati e rapportati a quelli artistici in una lezione di sicuro interesse.

“Storie”, la rivista più importante di Leconte Editore, nel rispetto della mission editoriale, quella cioè di una casa editrice aperta alla promiscuità linguistica, al ruolo ideologico della letteratura, alla trasversalità della parola, è una rivista dedicata alle tecniche di scrittura che presenta testi inediti in Italia e all'estero dei maggiori narratori contemporanei oltre a fornire un panorama dettagliato della produzione editoriale italiana e straniera. Nel 2003 “Storie” di Leconte Editore è stata premiata negli Stati Uniti dal Writer's Digest come migliore rivista letteraria internazionale; diffusa in tutto il mondo, nell’edizione bilinque, è diventata un punto di riferimento per chi si dedica alla scrittura in modo professionale, tanto che T. C. Boyle, ad esempio, ha scritto di Storie: “Una rivista straordinaria”, e Joyce Carol Oates, “Qui la letteratura è viva e raffinata, non il fregio di iniziati”, attestando la stima da parte di chi ha fatto e fa quotidianamente, della scrittura, un mestiere.

Il “Corso di Editoria e Giornalismo”, iniziato il 14 ottobre scorso, ha come filo conduttore il tema “Dalle parole ai fatti” e ha visto la partecipazione insieme a Loredana De Vitis, Massimo Bucchi (la Repubblica), Edoardo Winspeare (regista), Alessandro Valenti (regista e sceneggiatore), Rosanna Metrangolo (Il Quotidiano di Puglia), Maria Luisa Mastrogiovanni (Il Tacco d’Italia) e Giuseppe Puppo.

Info:
www.loredanadevitis.it

Rimozione graffiti, ditte specializzate

Per rimozione graffiti si intende l'eliminazione di scritte fatte con vernici e spray che deturpano qualsiasi tipo di superficie. Dai muri ai palazzi, passando per vagoni metropolitani, fermate di autobus è tutto un proliferare di graffiti che danneggiano non solo visivamente, le superfici.
La soluzione meccanica antigraffiti di pulitura a bassa pressione è la più indicata per il trattamento anti-graffiti e permette di ottenere ottimi risultati nella pulitura di superfici e rivestimenti imbrattati da scritte vandaliche e graffiti realizzati con vernici spray e pennarelli indelebili.
A differenza del sistemi tradizionali, i sistemi che utilizza Agep Srl sono di rispristino anche di superfici più delicate, non si va a rovinare il supporto
Agep srl con sede a Roma è specializzata in particolare nella:
Pulizia strutture architettoniche per rimozione sporco di vario genere: GRAFFITI (vernice spray o pennarello indelebile), muschio, licheni, ruggine, smog, danni provocati da agenti atmosferici, ossidazioni o stratificazioni di altro genere da ogni superficie.
Pulizia di strutture in acciaio inox, alluminio, alluminio ossidato o strutture metalliche a contatto con ALIMENTI, rivestimenti o pavimenti in ceramica per rimozione muffe o residui di calcare da rubinetterie e sanitari.
Prodotti per la pulizia nautica e antiruggine.

mercoledì 14 dicembre 2011

Pronti, partenza, via! IL 2° PHOTO CONTEST KREATHINK VI REGALA UNA OLYMPUS E-PL1

KREATHINK, il community-brand dedicato alla libera espressione del proprio spirito creativo, organizza un grande concorso fotografico online a tema intitolato “Vedo. Scatto. Racconto”.

La durata del concorso è dal 12 Dicembre 2011 al 12 Febbraio 2012.

Questa seconda edizione del Photo Contest vuole superare il successo della prima, con oltre 1600 fotografie inviate da più di 400 fotografi di tutta Italia.

Come ogni iniziativa Kreathink, la partecipazione al concorso è gratuita e per partecipare è sufficiente registrarsi al sito http://www.kreathink.it.

Due i temi proposti:

- I luoghi e le loro storie : Paesaggio & Natura

- L’uomo e le sue storie : Reportage, Ritratti & Glamour

 

E’ possibile inviare fino a 5 immagini, a colori o in bianco e nero, per ciascuno dei due temi, caricandole nella sezione dedicata sul sito http://www.kreathink.it .

 

Nomina dei vincitori e premi

Una Giuria tecnica composta da fotografi professionisti sceglierà le 3 opere migliori per ciascuna delle 2 aree tematiche sulla base di originalità, qualità della composizione, forza comunicativa ed attinenza alla tematica scelta.

 

Il 1° classificato di ogni area riceverà

-          Una stupenda fotocamera digitale Olympus E-PL1 corredata di ottiche originali M.ZUIKO DIGITAL 14-42mm 1:3.5-5.6 II R (eq. 28-84 mm) e ED 40-150mm 1:4.0-5.6 R (eq. 80-300 mm)

-          Il diritto a pubblicare una scheda personale con il proprio portfolio sul sito www.KREATHINK.it

 

Il 2° classificato di ogni area tematica riceverà

-          una fotocamera digitale Nikon Coolpix S6100 da 16 megapixel e obiettivo zoom grandangolare eq. 28-196 mm

-          il diritto a pubblicare una scheda personale con il proprio portfolio sul sito www.KREATHINK.it

 

Il 3° classificato di ogni area tematica riceverà

-          Un buono sconto del valore di € 100,00, sull’acquisto di prodotti d'abbigliamento KREATHINK WEAR

-          Il diritto a pubblicare una scheda personale con il proprio portfolio sul  sito www.KREATHINK.it

 

Per tutte le informazioni ed i dettagli vi invitiamo a consultare il Regolamento ufficiale del concorso pubblicato sul sito www.KREATHINK.it o di scrivere a kreathink@kreathink.it.

 

Per ulteriori informazioni e materiale stampa:
Giuliano Rossi; Irene Perino
Kreathink s.r.l.
Tel  01119706034 – Fax 01119793266
Sito internet: http://www.kreathink.it

Email:  ufficio_stampa@kreathink.it
kreathink@kreathink.it

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"KreaThink Wear. Imagine, Create, Do.
Be your real Self
"

Sesso con due donne e legare la propria partner sono le due fantasie più ricorrenti del maschio italiano





Le fantasie erotiche più ricorrenti negli uomini riguardano il sesso con due donne (20%),
il legare e/o bendare la propria partner (19%) e l'essere legati e/o bendati (17%): è quanto emerge
da una ricerca realizzata dal portale Incontri-ExtraConiugali.com


Secondo una recente indagine sulle fantasie sessuali degli italiani realizzata dal sito web www.Incontri-ExtraConiugali.com, il portale che si rivolge a tutti coloro che cercano un'avventura al di fuori della coppia, gli uomini sono maggiormente inclini rispetto alle donne ad avere fantasie sessuali. La ricerca di Incontri-ExtraConiugali.com mette in evidenza come l'immaginario erotico maschile si dimostra narcisistico e "aggressivo"«Le fantasie sessuali degli uomini diventano un modo per recuperare quel potere che nella realtà gli uomini vedono progressivamente diminuire» commenta Alex Fantini, ideatore del portale Incontri-ExtraConiugali.com.

Quali sono le fantasie maschili più ricorrenti? Secondo la ricerca di Incontri-ExtraConiugali.com quelle più comuni riguardano il sesso con due donne (20%), il legare e/o bendare la propria partner (19%), l'essere legati e/o bendati (17%), il voyeurismo (16%), il filmare le proprie prodezze intime (14%), lo scambio di coppia (7%), il sesso di gruppo (3%).

«Oggi nella vita reale le donne sono sempre più "tigri", nel senso che hanno un maggiore carisma e un più elevato grado di indipendenza. Armate di mouse e carte di credito le donne hanno una grande voglia di vivere nuove esperienze e di conoscere nuovi partner, ma allo stesso tempo sono pronte a "mordere" chi non è alla loro altezza. Cercano un uomo "forte", anche se poi le loro fantasie sessuali —al contrario— sono a carattere sentimentale e si soffermano di più sugli aspetti emotivi. Così, in maniera complementare rispetto alla donna, nella vita reale l'uomo attuale si dimostra spesso meno forte e in un certo senso "passivo" seppure poi queste caratteristiche che contraddistinguono l'uomo attuale vengano poi compensate attraverso fantasie maschili che usualmente sono più esplicite e "aggressive" di quelle femminili» puntualizza l'ideatore del portale Incontri-ExtraConiugali.com.



FOTOVOLTAICOLOWCOST.IT

Nasce Fotovoltaico Lowcost, a partire dal 15 dicembre 2011 anche il fotovoltaico diventa fai da te.

Un sito internet lineare che vi guida passo passo verso l'acquisto del vostro kit fotovoltaico; vi mette a disposizione delle guide chiare o degli installatori professionisti, dei prodotti eccellenti ad un prezzo sorprendente.

 Passato il tempo in cui si richiedevano i preventivi, con fotovoltaicolowcost.it è giunta l'ora in cui l'utente può acquistare direttamente al prezzo di fabbrica.

Ed ecco a portata di click la possibilità di iniziare a costruire la propria autosufficienza energetica, direttamente dal sole, pagando solo i servizi necessari e potendo scegliere i prodotti più performanti del mercato.

Il prezzo più basso lo costruiamo in tre semplici mosse:

1.     Escludendo costosi passaggi commerciali

2.     Rendendo modulari i servizi accessori

3.     Formando un gruppo di acquisto

I nostri clienti non sono mai veramente soli, un servizio telefonico sempre attivo è a disposizione dell'utente che voglia sciogliere gli ultimi dubbi o richiedere supporto in merito ai prodotti che ha ricevuto a casa. Online, inoltre, sono disponibili le schede tecniche di tutti i prodotti, le guide e i videotutor di installazione, procedure e supporto per la richiesta degli incentivi, i consigli per la manutenzione e delle soluzioni di finanziamento per non dover anticipare nulla. 

Fotovoltaicolowcost non fa preventivi, consente di comprare al prezzo di fabbrica, nessuna lentezza, nessuna attesa: inizia a produrre!


WWW.FOTOVOLTAICOLOWCOST.IT

RIACQUISTIAMOCI UN FUTURO: E’ ON LINE IL PRIMO SOCIAL LAB ANTICRISI.

Da pochi giorni (dicembre 2011) è in rete il primo social lab anticrisi www.riacquistiamociunfuturo.it. L’iniziativa vuole essere un laboratorio di idee, un luogo di confronto aperto a tutti coloro che hanno voglia di contribuire con un pensiero, un ragionamento, un commento e con l’obiettivo di innescare cortocircuiti tra persone, imprese, professionisti che aiutino il nostro Paese a Riacquistare un Futuro.

L’idea di “Riacquistiamoci un Futuro” è partita da un gruppo di professionisti che lavorano in settori diversi: comunicazione, web, produzione video e TV, PR, media, marketing, azienda. Persone di provenienze diverse, persone unite dalla stessa situazione di fatto di appartenere alla categoria di consumatore italiano e di famiglie italiane. Persone che si sono guardate in faccia e di fronte alla situazione di crisi che ci circonda e che tocca ogni settore – dal pubblico al privato – erano dello stesso parere che da questo tunnel si può uscire solo se si ricomincia a fare progetti per un futuro migliore. Per fare tutto questo il risultato è stato creare qualcosa a fini positivi insieme.
E da qui gettando il cuore oltre l’ostacolo è stato dato vita a Riacquistiamoci un Futuro, il primo Social Lab anticrisi.

L’obiettivo del social lab vuole essere quello di dare realmente vita a un luogo di confronto, di proposte, di idee da condividere, dove il “noi” è molto ampio. Un laboratorio di idee aperto a tutti coloro che hanno voglia di contribuire con un pensiero, un ragionamento, un commento, dove potranno essere evidenziati, condivisi, studiati nuovi approcci di marketing, nuovi modelli di business, nuove modalità di vendita prodotti, nuovi modelli di rapporti tra le parti nella società dei consumi o dove più semplicemente si cercherà di far funzionare cose che già conosciamo.
I temi che saranno trattati su Riacquistiamoci un Futuro saranno svariati, ma saranno tutte cose che giornalmente impattano sul lifestyle di tutti “noi”: si parlerà di commercio, produzione, distribuzione, comunicazione, consumo, del nostro futuro in poche parole.
E da tutti i contributi che arriveranno nel blog partirà l’attività del Lab.
Riacquistiamoci un Futuro non vuole però restare solo un discorso limitato alla rete, un network classico di seconda generazione: l’obiettivo è quello di crescere ed essere un network di terza generazione dando seguito nell’off line all’ on line e creando luoghi reali di confronto, di discussione e dove si porterà all’attenzione dei media i lavori in corso d’opera.
Per chiarezza e trasparenza: le idee inserite e i commenti inseriti sono di esclusiva responsabilità dei rispettivi autori. Il social lab rifiuta qualunque forma di offesa nei confronti di chiunque e vigilerà per evitarla.
Doveroso sottolineare che lo scopo dell’iniziativa è priva di fini politici o di lucro.

I PROMOTORI
Emanuela Bovone Save as - shopper marketing agency
Cesare Fracca Haibun – casa di produzione TV, video, virali
Patrizia Fabretti Blu Wom Milano – integrated media relations
Livia Galli Save as - shopper marketing agency
Alessandro Omini Save as - shopper marketing agency
Mark Pierotti Save as - shopper marketing agency
Pierandrea Saviolo Haibun – casa di produzione TV, video, virali
Piero Vento Eure – web marketing consulting
Marco Zakar Iberia Surgelati – largo consumo

Guarda il video: http://www.youtube.com/watch?v=Ykb1RdePvU4

Per ulteriori informazioni:
RIACQUISTIAMOCI UN FUTURO
www.riacquistiamociunfuturo.it
Digital pr a cura di Blu Wom Milano
www.bluwom-milano.com
02 87384640
p.fabretti@bluwom-milano.com

FERRAIOLI (IDD): LE LEGGI ORDINARIE NON POSSONO CAMBIARE LA COSTITUZIONE.

La Spezia,lì 14 Dicembre 2011
 
Spettabile Redazione,
di seguito Vi invio una nota stampa a cui Vi
invito dare il giusto rilievo.
Nel ringraziarVi per la Vostra gentile attenzione,
colgo l'occasione per salutarVi cordialmente.
Maurizio Ferraioli
Tel.329-8256232
 
NOTA STAMPA

 

FERRAIOLI (IDD):  LE LEGGI ORDINARIE NON POSSONO CAMBIARE LA COSTITUZIONE.

Pur ritenendo le Province un ente superabile da altre forme di organismi anche non politici appare alquanto anticostituzionale la vicende nella quale l'attuale Governo vuole eliminarle.

Le Province riconosciute dall'art.114 della nostra Costituzione possono essere eliminate o comunque diciamo che la nostra Costituzione può essere cambiata seguendo un iter prestabilito e maggiormente impegnativo rispetto a quello per l'approvazione delle Leggi ordinarie dello Stato.

L'iter per la revisione costituzionale è disciplinato dall'art. 138 della Costituzione. Il disegno di legge costituzionale deve essere approvato da ciascun ramo del Parlamento con due distinte deliberazioni, tra le quali devono intercorrere almeno tre mesi. Nel caso in cui la deliberazione, nella seconda votazione di ciascuna delle Camere, non sia avvenuta a maggioranza di due terzi dei loro componenti ma a semplice maggioranza assoluta, può essere richiesto un referendum confermativo. Quest'ultimo può essere proposto da un quinto dei membri di una delle due camere, da cinque consiglieri regionali o da 500.000 elettori. Insomma, l'art. 138 della Costituzione prevede che le riforme costituzionali debbano essere approvate con un ampio consenso, raccogliendo il voto della maggioranza e di una parte dell'opposizione. Tali regole erano state stabilite dai Padri fondatori della nostra Repubblica per evitare derive "Dittatoriali" da loro osservate nei recenti regimi fascisti e nazisti e quindi lasciare troppa flessibilità al cambiamento della Carta Costituzionale ci poteva far incorrere in quel rischio, da lì la maggior rigidità delle norme. E' ovvio che nella volontà e nella consapevolezza dei Padri Costituenti si voleva dare rigidità alla Costituzione ma anche una certa flessibilità che ne consentisse eventuali variazioni con il mutare delle esigenze dei Cittadini e per questo l'inserimento delle modalità di cambiamento previste dall'art.138. Ora osservare come questo Governo in barba a qualsiasi articolo della nostra Costituzione pensa con una Legge Finanziaria di cambiarla genera una certa preoccupazione e pone dei quesiti importanti. Cos'altro vorranno fare? Verrà messa in discussione la Libertà individuale? Per diminuire eventuali costi si provvederà a Commissariare il Parlamento con un Decreto del Governo? Banalità che forse faranno sorridere alcuni ma come dice un vecchio detto toscano "meglio aver paura che buscarne".

CS: ATAC presenta l'autobus del futuro: al via il progetto EBSF

 

CS: ATAC presenta l’autobus del futuro: al via il progetto EBSF

 

E’ l’autobus del futuro ed è dotato di tecnologie che garantiscono confort e sicurezza. E’ stato presentato da Atac ieri 13 dicembre ai Musei Capitolini nell’ambito del progetto Use Case EBSF (European Bus System of the Future).

La vettura prevede: sedili modulabili per modificarne la capienza, una cabina per l’autista più confortevole e sicura, strumenti di telediagnostica per segnalare problemi e malfunzionamenti, motori ibridi per ridurre le emissioni

Il progetto Ebsf è uno dei più grandi progetti di ricerca sul trasporto di superficie mai finanziato dall’Unione Europea.

ATAC ha un ruolo di grande rilevanza all’interno del progetto e il suo impegno non si limiterà al coordinamento, ma consisterà anche nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo di tecnologie.

I romani beneficeranno per primi, insieme ad una ristretta cerchia di altre comunità in Europa, delle tecnologie sperimentate sull’autobus del futuro.

 

 

 

 

 

http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/roma-12:17/10979

 

 

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